“Già messe a dura prova dagli effetti della pandemia, solo parzialmente attenuati dagli aiuti statali, le famiglie italiane, e le realtà associative che le supportano, sono colpite dagli incredibili rincari dei prezzi delle bollette, che si vanno a sommare a quelli già visti nel 2021. Una situazione che nel distretto sassolese ha delle ricadute ancora più gravi, perché molte aziende, a causa dell’incremento dei prezzi del gas e della difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime, stanno già annunciando lo spegnimento dei forni e la cassa integrazione. Questo potrebbe coinvolgere migliaia di famiglie, nel distretto; e già si vedono crescere le diseguaglianze sociali ed economiche Il timore diffuso è che il rincaro dei costi energetici si prolunghi anche dopo la fine della crisi, che ci auguriamo possa avvicinarsi, soprattutto per i popoli coinvolti”.
Così Mimma Savigni, Capogruppo PD in consiglio comunale, che prosegue: “Nella nostra realtà locale, vogliamo indicare due possibili settori di intervento, per sostenere la collettività: quello delle associazioni e quello delle famiglie. Il mondo delle associazioni culturali, di volontariato e sportive non ce la fa più a stringere la cinghia: se le associazioni tutte dovessero chiudere, verrebbero a mancare, a tante persone di tutte le età, dai 5 ai 95 anni, occasioni di socialità, cura, cultura che spesso trovano solo in questi spazi. Abbiamo il timore che oltre alle famiglie, il mondo associativo non riesca a reggere i costi di gestione di quegli spazi in cui si danno tanti servizi alle persone fragili e alle fasce più deboli della popolazione. Già la pandemia, imponendo le chiusure, ha messo in pericolo la sopravvivenza di questa realtà, spesso poco attenzionata dai media, ma così importante perchè garantisce coesione sociale e spazi di aggregazione.
Proporremo, con un odg che presenteremo in consiglio, alcune azioni concrete per aiutare le associazioni a sostenere i costi di gestione degli spazi, e renderli più efficienti dal punto di vista dei consumi. Sul fronte delle famiglie, chiediamo di nuovo ciò che abbiamo chiesto da tempo, e che non ha trovato risposta: ridurre le tariffe tari, e eliminare l’assurdo incremento dei servizi scolastici per le famiglie che non pagano attraverso banca (e che, temiamo, aumenteranno). Questo si può e si deve fare subito. Ma ci aspettiamo anche azioni mirate sul bilancio comunale, con una variazione significativa che destini risorse importanti di sostegno alle famiglie; e – conclude Mimma Savigni – invitiamo l’amministrazione a intraprendere un’azione di formazione e informazione ai cittadini, per aiutarli a ridurre i consumi in modo consapevole e a rapportarsi al mercato dei fornitori”.