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Monitoraggio e implementazione di “protocolli integrati anti-contagio” nella provincia di Modena: giovedì 28 aprile un convegno a Giurisprudenza

Si svolgerà giovedì 28 aprile 2022, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza (Via San Geminiano, 3  – Modena) il convegno “Covid-19, sicurezza sul lavoro e responsabilità. Monitoraggio e implementazione di “protocolli integrati anti-contagio” nella provincia di Modena (“Protocovid”)”.

Nell’emergenza della pandemia Covid-19, la necessità su scala europea di bilanciare il diritto alla salute, le libertà economiche e il welfare sociale deve ancora essere soddisfatta. Come noto, al fine di garantire che gli enti pubblici e privati svolgano le proprie attività implementando misure idonee a prevenire il contagio da Covid-19 sono stati adottati in Italia protocolli nazionali e aziendali finalizzati a salvaguardare la sicurezza sui luoghi di lavoro e a limitare la diffusione del virus. Tali protocolli si applicano appunto all’ipotesi di contagio da Covid-19, ma non impongono né raccomandano l’adozione di misure preventive (o precauzionali) avendo riguardo ad altre possibili pandemie che potrebbero irrompere in futuro.

In un tale contesto, il momento di studio, organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza in collaborazione con Elsa MoRe, prenderà avvio alle 9.15 con i saluti istituzionali e la presentazione del Prof. Luigi Foffani, Ordinario di Diritto Penale, che presiederà anche i lavori.

La prima sessione mattutina prevede un focus sul Diritto del Lavoro, all’interno del quale interverranno il Prof. Paolo Pascucci (UniUrb), il Prof. Alberto Tampieri (Unimore), il Prof. Raphael Dalmasso (Università della Lorena) e la Dott.ssa Anna Maria Righi (Coordinatrice OPTA Modena).

Alle ore 11.15 l’attenzione sarà rivolta al tema “Diritto Penale e Responsabilità”; relazioneranno il Dott. Rocco Blaiotta (già Presidente IV Sez. Cass. Pen. e Componente S.U.), il Prof. Cristiano Cupelli (Università Roma “Tor Vergata”) e il Prof. Antonio Cardona Barber (Università Autonoma di Barcellona – UAB).

Terminato il lunch break, alle ore 14.30, la Prof.ssa Carla Spinelli (Università di Bari), il Prof. Andrea Allamprese (Unimore), il Prof. Massimo Neri (Unimore), il Prof. Matteo Rinaldini (Unimore) e la Dott.ssa Elena Casoli (Psicologa del lavoro) tratteranno le implicazioni con Diritto, Organizzazione e Psicologia del Lavoro.

L’ultima sessione pomeridiana, con tema “Medicina e Diritto”, prevede gli interventi del Prof. Giuseppe Pellacani (Unimore), del Dott. Enrico Serafini (Latis srl – Contract Research Organization), della Dott.ssa Stefania Barbanti (Medico del lavoro), del Prof. Enrico Silingardi (Unimore) e della Dott.ssa Anna Laura Santunione (Unimore).

Alle ore 12.30 e alle ore 16.30, inoltre, sono previsti due momenti di esposizione dei risultati della ricerca, a cura del Dr. Luca Lodi e della Dr.ssa Maria Federica Carriero, quest’ultima anche responsabile organizzativa e facente parte della segreteria scientifica del convegno.

“Lo scopo del progetto di ricerca “Covid-19, sicurezza sul lavoro e responsabilità. Monitoraggio e implementazione di ‘protocolli integrati anti-contagio’ nella Provincia di Modena (PROTOCOVID)” – afferma il Prof. Luigi Foffani, responsabile scientifico del convegno – cui partecipano i Dipartimenti di Giurisprudenza, di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze e Comunicazione ed Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia – è duplice. Il primo è quello di condividere con gli enti locali, pubblici e privati, i dati di un “osservatorio” a carattere multidisciplinare. In questo contesto si inseriscono una serie di questionari che sono stati appositamente confezionati e diffusi, da parte del Gruppo di ricerca, a varie realtà aziendali della provincia Modenese e che hanno avuto come principali destinatari Datori di lavoro, RSPP, Medici Competenti e RLS. Tali questionari hanno fornito dati empirici essenziali sulla cui base sono stati poi analizzati i punti di forza e criticità dello stato dell’arte della prevenzione dei contagi da Covid-19 sui luoghi di lavoro. Il secondo obiettivo è quello di incrementare la conoscenza e la consapevolezza dell’importanza di adottare, in eventuali future pandemie, programmi preventivi e precauzionali di gestione del rischio più all’avanguardia rispetto a quelli elaborati e sperimentati finora.”

















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