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I carabinieri salgono in cattedra: lezione di legalità per studenti

Un “fronte” caldo quello della legalità nelle scuole che i carabinieri, grazie alla sinergia con i dirigenti scolastici e il corpo docente, stanno affrontando a 360 gradi non solo attraverso una fase repressiva con mirati controlli antidroga nelle stesse scuole, ma anche e soprattutto attraverso una forte opera di sensibilizzazione tra gli studenti.

In queste settimane anche i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza hanno tenuto “lezione” di legalità agli studenti dell’istituto comprensivo Francesco Petrarca in presenza a classi limitate nel rispetto delle norme anti covid: complessivamente hanno partecipato 260 studenti di tutte le classi della scuola media inferiore e 130 delle quinte elementari. Sono stati affrontati i temi dell’abuso di alcol e del consumo di droga ma anche delle trappole disseminate in internet. Si è parlato anche di bullismo e cyber bullismo, quest’ultimo molto diffuso anche tra le ragazze sia come vittime che come carnefici, nonché dell’uso consapevole del web e dei rischi connessi e dei compiti istituzionali dell’Arma dei Carabinieri.

“Da molti anni la nostra istituzione è sensibile all’educazione alla legalità da parte di giovani e giovanissimi, per diffondere i valori del rispetto delle regole – commenta il colonnello Andrea Milani, comandante provinciale dei carabinieri -. In quest’ottica l’Arma reggiana proseguirà, anche grazie alla fattiva collaborazione dei dirigenti scolastici, a diffondere nelle scuole i valori di legalità con il fine precipuo di salvaguardare il bene degli studenti”.

I ragazzi intrattenuti in tutte le lezioni dal Maresciallo Maggiore Giovanni Tondo, comandante della stazione Carabinieri di San Polo d’Enza, si sono mostrati interessati tempestando di domande il Maresciallo. Un appuntamento, quello tra carabinieri e studenti, a cui nemmeno la pandemia  ha posto fine tanto che negli ultimi due anni le lezioni di legalità con l’Istituto Petrarca si sono tenute in videoconferenza.  Il fenomeno maggiormente diffuso tra i più giovani – hanno sottolineato i carabinieri di San Polo d’Enza – è la pubblicazione di foto osé tramite social e cellulari, una “mania” tra i minorenni che rischiano di venire denunciati per il reato di diffusione di materiale pedopornografico.

Tanti anche i consigli per un corretto utilizzo di internet: non acquistare abiti o telefoni di marca a prezzi troppo bassi, se sono rubati si incorre nel reato di ricettazione; provvedere sempre al backup di fotografie e dati; scaricare le app che permettono di ritrovare il cellulare in caso di furto o smarrimento; non frequentare siti che non si conoscono e che offrono tutto gratis perché sono pieni di virus come il CryptoLocker che infetta i sistemi Windows chiedendo un pagamento per la decriptazione; salvaguardare i diritti d’autore e non scaricare film e musica illegalmente; leggere sempre bene cosa offrono le varie finestre che si aprono perché a volte carpiscono abbonamenti; cancellare sms strani e non richiamare numeri sconosciuti perché rubano denaro.

 

















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