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Fiorano, Lega per Salvini premier in merito alla revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini

“In riferimento alla revoca cittadinanza onoraria a Benito Mussolini  concessa dal comune di fiorano modenese il 18 maggio 1024, che è nato a Dovia di Predappio (Forlì-Cesena) il 29 luglio 1883 e morto a Giulino di Mezzegra (Como) il 28 aprile 1945.

La letteratura ci insegna che i vinti scrivono  la storia e gestiscono le opinioni, tale fatto è successo in tutte le ere, ultime nel regno d’Italia, nella prima e seconda guerra mondiale, dove per il bene della causa si celebrano fiumi d’inchiostro per elevare  il vincitore.

Rimane il fatto che nel regime fascista si sono iniziate e fatte  alcune infrastrutture, utili  ed indispensabili al  nostro paese, quali ed esempio le bonifiche pontine, le prime infrastrutture autostradali  italiane, ecc. ecc.  che  sono state  puntualizzate da alcuni consiglieri nel cc del 28 CM nella discussione del voto all’ODG  per togliere la cittadinanza  di Fiorano Modenese a Mussolini, già di fatto decaduta  alla sua morte, per cui l’utilità di tale documento penso sia funzionale solo ad una visione politica della cosa.

Infatti vediamo dei commenti  fatti sui quotidiani,  dove sono criticati dei consiglieri hanno nelle discussione consigliare, elencato opere negative e positive del regime , consiglieri obiettivi ed attenti che studiano e riportano i fatti come sono, opere che nel bene e nel male sono state fatte e sono inconfutabili.

Gli stessi consiglieri hanno anche ampiamente  puntualizzato e condannato  i crimini che sono stati commessi dal regime fasciata e con la  votazione del 28 del CM. Il consiglio comunale  votava per  togliere la  cittadinanza a Benito Mussolini, all’unisono con un voto  di astensione che non viene di fatto conteggiato.

La  votazione del  documento ha inoltre integrato un emendamento  proposto da  Forza Italia per conferire al beato Rolando Rivi, giovane seminarista rapito da un gruppo  di partigiani comunisti e dagli stessi ucciso dopo essere stato seviziato a Monchio nel 1945,emendamento, approvato con il voto a favore  del  Sindaco Tosi e dei gruppi  di opposizione e del  ed  del gruppo  misto, quattro voti contrari dei consiglieri  Beneventi e Cuoghi della lista civica, Reginato e Remigio del Pd  altri astenuti  non conteggiabili nel numero  atto alle definizione del parere”.

(Il Consigliere Comunale Roberto Orsi)

 

 

















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