Max Mara, dal 29 settembre, oltre che grande marchio di moda sarà anche sinonimo di arte figurativa. L’azienda tessile della famiglia Maramotti ha infatti trasformato in galleria d’arte la vecchia sede dello stabilimento sulla via Emilia per Parma, che sarà appunto inaugurata ufficialmente il 29 settembre.
La collezione d’arte contemporanea ‘Maramotti’, ospiterà oltre duecento opere rappresentative delle principali tendenze artistiche italiane e internazionali degli ultimi cinquant’anni.
E’ escluso, almeno per ora, che vi possa trovare collocazione la celebre collezione privata d’arte di Achille Maramotti, l’industriale fondatore di Max Mara scomparso due anni fa.
Nell’edificio è stato invece conservato intatto quello che fu l’ufficio del capitano d’industria. Una parte dell’ex stabilimento dovrebbe essere destinata ad accogliere in futuro anche materiale storico legato all’attività aziendale.
La galleria d’arte è disposta su due piani, il primo con arte italiana ed europea dagli anni Quaranta agli Ottanta, il secondo con arte europea ed americana dagli Ottanta ad oggi.
Esposte opere di grandi pittori e scultori, da Giorgio De Chirico a Francis Bacon, da Julian Shnabel a Gerhard Richter.
La ristrutturazione dello stabilimento di confezioni è stata curata dall’architetto londinese Andrew Hapgood, che ha lasciato il più possibile integro l’aspetto della fabbrica, costruita nel 1957.
L’azienda ora sorge nella vasta e moderna sede in
prossimità del casello di Reggio Emilia dell’autostrada A1.
L’ingresso alla galleria d’arte Maramotti sarà gratuito, con prenotazione obbligatoria online sul sito Collezione Maramotti per gruppi al massimo di 25 persone.