La proposta di Francesco Macchioni impegna il Sindaco e la giunta comunale, su un progetto di riorganizzazione e gestione nei servizi di raccolta dei rifiuti urbani su tre punti:
- Individuare un sistema di monitoraggio, più efficace, del servizio di raccolta rifiuti e pulizia delle strade, al fine di tutelare maggiormente i cittadini, ai quali spetta il pagamento della TARI, e di avere un maggior potere di negoziazione con il gestore del servizio nella definizione delle tariffe.
- Fermare l’estensione del porta a porta a tutto il territorio del Comune di Sassuolo, in attesa di studiare insieme al gestore del servizio, un sistema complessivamente più efficace e meno impattante per la città e i cittadini. Soprattutto dal punto di vista organizzativo, si devono eliminare tutti i disagi derivanti dall’esposizione dei rifiuti ad orari e giorni prestabiliti, in aggiunta al rispetto di un maggiore decoro urbano e igiene, dovuto anche al problema del randagismo con conseguente rottura dei sacchi. E’ fondamentale introdurre un meccanismo di “premialità”: il cittadino deve vedere premiati i propri sforzi per aumentare la differenziazione dei propri rifiuti e, conseguentemente, ridurre la produzione di rifiuto indifferenziato.
- Attivarsi per aprire un tavolo, insieme agli enti ed organi competenti, con lo scopo di valutare la possibilità e la convenienza, di ritornare quanto prima ad avere una gestione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani a carico di una società in house come lo era prima, dove il Comune poteva esercitare sul serio la sua partecipazione, sia in termini di sevizio erogato, che di oneri a carico del cittadino.
Il documento nel corso della seduta è stato oggetto di un emendamento, che ha portato a cassare una proposta non condivisa dal resto della maggioranza.
“Di fatto – spiega Macchioni – la richiesta alla giunta era di mettere in atto un progetto pilota che coinvolgesse, in particolar modo i cittadini, il comune e le industrie dell’intera filiera del nostro comprensorio, riguardante la realizzazione, sul territorio di Sassuolo, di un impianto di trattamento termico di ultima generazione, per la valorizzazione delle frazioni non riciclabili dei rifiuti urbani, nel rispetto dell’evoluzione normativa in materia; con particolare riferimento ad un accordo che comprendesse l’opportunità, per la partnership, di creare una comunità energetica, mirata all’ottimizzazione dei costi di luce e gas dal recupero di energia da materiali di scarto.
Una soluzione utile anche alle nostre imprese, per combattere la crisi energetica causata dalla recente guerra in Ucraina, e invertire un possibile trend di deindustrializzazione locale.
Siamo dispiaciuti – confessa Macchioni – che alcuni componenti ritenuti “amici” nella giunta, pur condividendo a livello personale la nostra proposta, grazie a prese di posizione politiche per i pregiudizi esistenti su questi impianti, abbiano preferito optare per la perdita di un’opportunità che sarebbe potuta diventare una risorsa per il territorio, ed un’importante valore aggiunto per la nostra città.
Per la prima volta dopo anni, anche grazie alla ferma decisione di disappunto, manifestata in commissione territorio e ambiente da parte della nostra lista – ribadisce Macchioni – il consiglio comunale ha preso consapevolezza, e ha votato contro alla presa d’atto ai piani economici – finanziari (PEF) per i servizi di raccolta rifiuti corrisposti da Hera, che vengono predisposti da Atensir (Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti) per determinare le tariffe della TARI, sia per le utenze domestiche che per le attività produttive.
In questi piani da approvare, Atensir fornisce ai comuni scarsi elementi informativi di calcolo e verifica, con l’aggravante del ritardo, per valutare la composizione dei costi sulle tariffe stabilite: alimentando di fatto la poca chiarezza nel motivare gli aumenti.
Da tempo sosteniamo una battaglia contro Hera, perché come classe politica, non dobbiamo mai restare in silenzio quando si presentano situazioni di degrado e riduzione di servizi al cittadino.
Nel 2017 il Comune, in collaborazione con Hera, ha modificato il servizio di raccolta dei rifiuti urbani e assimilati delle zone artigianali ed industriale: un progetto esecutivo che prevede l’estensione del modello di raccolta porta a porta anche a tutta la città.
Siamo assolutamente favorevoli – aggiunge Macchioni – a tutte le forme di raccolta avanzata dei rifiuti, che permettano una differenziazione spinta a vantaggio dello smaltimento e del rispetto ambientale.
Tuttavia la riorganizzazione dei servizi ambientali, con l’introduzione del modello di raccolta porta a porta, ha spesso incontrato problemi e difficoltà tra i cittadini, scatenando polemiche e malcontento in diversi comuni, anche a noi limitrofi.
La raccolta differenziata dovrebbe inoltre favorire una riduzione delle tariffe, cosa che nella pratica non accade.
Tra gli anni 2006/2008 la città di Sassuolo è stata partecipe ad un passaggio importante nel riassetto della gestione dei servizi sul nostro territorio: la fusione per incorporazione tra Hera e Sat, per rispondere ad un obbiettivo delineato da tempo da parte di Hera, che mirava all’unificazione di diverse realtà con lo scopo di favorire sinergie industriali, qualità ed efficienza, a beneficio del nostro territorio e dell’utente.
Ad oggi questi obbiettivi riteniamo non siano stati raggiunti: abbiamo assistito inermi per anni all’esatto contrario.
L’approvazione di questo nostro ordine del giorno – conclude Macchioni – offre senza dubbio un punto di partenza importante per la nostra città sul quale lavorare, che va nella direzione di tutela dell’ambiente e del cittadino”.