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Rafforzati i servizi per bambini e ragazzi del territorio dell’Unione Terre dei castelli e del Distretto

Sostenere le famiglie, agevolare la socialità e la crescita dei minori, rendere concreta l’inclusione: sono questi gli obiettivi di tre importanti provvedimenti adottati nel territorio dell’Unione Terre dei castelli e del Distretto per rafforzare i servizi pensati per bambini e ragazzi.

Innanzitutto è stato deciso di aumentare i posti nei nidi pubblici. Con la ripresa delle attività, i genitori sono tornati al lavoro fuori casa e sono aumentate le domande per accedere ai nidi pubblici dell’Unione che si trovano a Castelnuovo, Castelvetro, Savignano, Spilamberto e Vignola. Per l’anno educativo 2022/2023 sono state, infatti, presentate 352 domande, 83 in più rispetto all’anno precedente. Una volta elaborata la graduatoria definitiva risultavano non accolte 189 domande pervenute da famiglie residenti nell’Unione Terre di Castelli. Vista l’eccezionalità della situazione, la Giunta dell’UTC ha deciso di aumentare di ben 90 unità i posti negli asili nido (a questi nuovi posti, a Vignola, si aggiunge la trasformazione di 7 posti part time già esistenti in posti a tempo pieno) così distribuiti:

  • Castelnuovo: si aggiungono 29 posti di cui 23 a tempo pieno e 6 part-time
  • Castelvetro: si aggiungono 15 posti di cui 12 a tempo pieno e 3 part-time
  • Savignano: si aggiungono 15 posti a tempo pieno
  • Spilamberto: si aggiungono 16 posti di cui 8 a tempo pieno e 8 part-time
  • Vignola: si aggiungono 15 posti a tempo pieno e si trasformano 7 posti part-time in posti a tempo pieno

Con la fine dello stato di emergenza Covid, si è tornati a una, seppur sempre prudente, normalità nell’organizzazione delle attività estive. Per consentire a tutti i bambini e i ragazzi di riprendere quella socialità che tanto è mancata negli anni passati, la Giunta dell’Unione Terre di Castelli ha deciso di favorire quanto più possibile, per questa estate, la frequenza dei centri estivi anche per bambini e ragazzi disabili. E’ stata prevista quindi l’assegnazione di un contributo destinato ai gestori dei centri estivi in modo che possano individuare figure educative che possano accompagnare bambini e ragazzi disabili nelle attività estive da loro proposte. A questo scopo sono stati destinati 115 mila euro, con un contributo massimo di 1.750 euro per bambino.

E’ inoltre previsto il proseguimento anche nel periodo estivo dell’intervento di riduzione delle quote di frequenza ai servizi educativi previsto dal Progetto Regionale “Al nido con la Regione”, per le famiglie che siano in possesso di Isee fino a 26.000,00. Questo intervento è possibile grazie ai fondi della Regione Emilia-Romagna per l’abbattimento delle rette dei nidi che risultano non interamente utilizzati nell’anno educativo 2021/2022.

Infine, il Comitato del Distretto, sulla scorta delle indicazioni arrivate dalla Regione volte a favorire misure di solidarietà verso gli sfollati dalla guerra in Ucraina (in maggioranza donne e bambini) ha deciso di sostenere l’accesso dei bambini e ragazzi ucraini ai centri estivi del territorio (si ricorda che il Distretto comprende oltre agli 8 Comuni dell’Unione – Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola, Zocca – anche il Comune di Montese). Dalla Regione è arrivato un finanziamento di quasi 10mila euro; per ciascun bambino o ragazzo è previsto un contributo come concorso alla copertura parziale o totale del costo di frequenza del centro estivo fino a 336 euro. In caso di richiesta da parte di ciascuna famiglia del contributo massimo, si calcola che il beneficio potrà essere erogato a un massimo di 29 minori.

“Si tratta di un pacchetto di misure inedite e importanti che hanno visto concordi tutte le amministrazioni del nostro territorio – commenta con soddisfazione l’assessore con delega alla Scuola dell’Unione Terre di Castelli Giovanni Galli, sindaco di Marano – Insieme abbiamo concordato di incanalare risorse importanti per aumentare i posti nei nidi d’infanzia pubblici della zona. Le domande sono di molto aumentate, soprattutto quelle per il tempo pieno. I bambini hanno bisogno di tornare a socializzare e a vivere una nuova normalità con i loro coetanei, mentre le famiglie hanno bisogno di tornare al lavoro sapendo che i figli prendono parte a percorsi educativi e formativi di qualità. Ringrazio tutti coloro che, con il loro impegno, negli Enti locali, negli enti gestori e nelle scuole hanno consentito di raggiungere questo grande risultato. Nella stessa ottica abbiamo lavorato per consentire la massima partecipazione ai centri estivi, compresi i minori che abbiano disabilità e i bambini e i ragazzi che sono fuggiti dalla guerra in Ucraina”.

“Il valore dell’azione amministrativa si misura anche e soprattutto sulla capacità di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini – conferma la presidente dell’Unione Emilia Muratori, sindaca di Vignola – Investire sui posti ai Nidi significa creare le condizioni non solo per la formazione dei nostri piccoli concittadini, ma anche consentire alle madri di continuare a dare il loro contributo professionale alla crescita delle nostre comunità. Come Comune di Vignola ciò ha significato investire circa 80mila euro per attivare una nuova sezione al nido Cappuccetto Rosso, anche se non potremo beneficiare di ulteriori contributi da parte dello Stato. Come noto, infatti, i contributi statali sono stati previsti per sostenere quegli Enti locali che non hanno ancora messo a disposizione dei propri concittadini almeno il 33% di posti ai Nidi in rapporto al numero di bimbi con un’età inferiore ai 3 anni. A Vignola questa percentuale è già stata superata e quindi non abbiamo potuto contare su risorse aggiuntive. Molto importanti anche le misure che come UTC e come Distretto abbiamo adottato per favorire la partecipazione ampia ai centri estivi”.

 

 

















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