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Anziani modenesi, verso una maggiore assistenza domiciliare

Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Andrea Samaritani

Più risorse per l’assistenza domiciliare qualificata degli anziani non autosufficienti che, integrata con periodi di sollievo in Cra, l’altro pilastro del sistema assistenziale, può garantire il mantenimento al proprio domicilio dell’anziano il più a lungo possibile. Questa la logica in cui si iscrivono le modifiche alla programmazione dei posti presso i servizi accreditati residenziali e diurni per anziani e disabili, approvate dalla Giunta su proposta dall’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli.

Innanzitutto, anche alla luce dell’esperienza maturata con la pandemia e in linea con quanto previsto dalle nuove Linee di indirizzo del Welfare, la delibera conferma la programmazione dei posti in Casa residenza per anziani non autosufficienti, prevedendo anche posti lasciati liberi per garantire gli isolamenti in caso di positività al Covid e la programmazione di ulteriori 14 posti in altri distretti utilizzati per rispondere alle esigenze di anziani non autosufficienti residenti nel territorio comunale.
Viene invece ripensata la programmazione dei posti nei Centri diurni per anziani in considerazione di un numero di domande di nuovi inserimenti stabile e contenuto, tale da poter continuare ad essere soddisfatto con i posti utilizzati nel periodo di emergenza sanitaria.

Pertanto, mentre viene confermata la programmazione dei posti nei Centri Socio-Riabilitativi Residenziali e Diurni per Disabili (Csrr e Csrd) in continuità con gli anni precedenti e, anzi, programmando ulteriori posti (7 posti Csrr e 3 posti Csrd) in altri distretti, utilizzati per le esigenze di persone disabili residenti nel Comune di Modena, i posti di Centro diurno per anziani vengono invece riprogrammati in modo più rispondente alle attuali richieste. “L’esperienza fatta con la pandemia – afferma l’assessora Roberta Pinelli – ha mostrato che la separazione netta degli spazi fra servizi residenziali e diurni è un elemento prezioso per il contenimenti del contagio”.
In ragione di ciò, è allo studio un progetto di riconversione degli spazi del Centro Diurno Guicciardini, chiuso da oltre due anni a causa dell’emergenza sanitaria, in posti residenziali Cra: in tal modo la programmazione dei posti di Centro Diurno viene ridotta di 20 posti ma senza privare nessun anziano del servizio.

Inoltre, i posti contrattualizzati presso il Centro Diurno Il Glicine di via Vaciglio, autorizzato per 25 posti, scenderanno a 20, lasciando al nuovo gestore, che sarà individuato tramite avviso pubblico, la possibilità di gestire i 5 posti rimanenti sul libero mercato. Per Il Glicine, a fronte dell’impossibilità di garantire le sostituzioni di personale che manca e di quello che verrà a mancare nei prossimi mesi, stante il Piano occupazionale dell’Ente, si è infatti deciso di procedere a una diversa modalità di gestione strettamente collegata a quella dei 24 mini alloggi protetti per anziani, ubicati all’interno dello stesso immobile e già gestiti con l’ausilio di una cooperativa sociale. La delibera approva anche le linee di indirizzo per l’Avviso di manifestazione di interesse per l’accreditamento provvisorio dei 25 posti presso Il Centro Il Glicine che sarà aggiudicato con il solo criterio della qualità. Il nuovo servizio, che sarà affidato per un valore complessivo pari a 317.847 euro, di cui circa 140mila imputabili al Fondo regionale per la non autosufficienza, prenderà il via ad ottobre.

“Questo tassello della riorganizzazione dei servizi – spiega l’assessora Pinelli – ci consente, al tempo stesso, di garantire alle famiglie la continuità del servizio del diurno per anziani collegandone la progettualità a quella dei mini alloggi protetti che si trovano nello stesso edificio e che sono rivolti a una fascia di popolazione anziana che presenta fragilità e che può necessitare di interventi di socializzazione e/o assistenza. Inoltre, il personale dipendente attualmente in servizio al Glicine permette di completare il fabbisogno di personale socio-assistenziale presso la Cra Vignolese che resta a gestione diretta e continua ad essere accreditata per 70 posti”.

D’altra parte, le risorse provenienti dalla minor spesa derivante dalla riduzione dei complessivi 25 posti (tra Guicciardini e Glicine) di Diurno saranno utilizzate per potenziare servizi, attività e interventi di assistenza domiciliare nell’ambito dell’attivazione della Cot, la Centrale Operativa Territoriale che, come annunciato in Consiglio comunale, funzionerà da centro di coordinamento degli interventi anche grazie alla presenza h24 di due infermieri che attiveranno di volta in volta il servizio e il professionista sanitario adatto.
“Un’assistenza domiciliare qualificata – conclude Pinelli – è fondamentale per rispondere a bisogni complessi delle persone fragili, aumentando la loro aspettativa di vita. Riformulazione e potenziamento dei servizi erogati a domicilio, prevedendo una costante sinergia tra interventi sanitari e socio-sanitari, oltre che assistenziali, è pertanto tra le priorità inserite anche nelle linee di indirizzo per il Welfare del Comune di Modena”.

















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