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Vignola, Comune-Coop: accordo di programma su nuovi servizi pubblici sovracomunali e delocalizzazione

La Giunta del Comune di Vignola ha approvato uno schema di accordo di programma tra Ente Locale, Coop Alleanza 3.0 e società cooperativa Emiliana s.r.l. che consentirà un utilizzo per servizi pubblici del primo piano ristrutturato dell’attuale Centro commerciale “I ciliegi” in via Di Mezzo, la delocalizzazione del supermercato Coop nell’area prospicente la rotonda di via per Sassuolo di proprietà della stessa Emiliana s.r.l. e l’insediamento di una bottega solidale e spazi per la formazione presso il nuovo immobile che verrà realizzato. L’accordo di programma è un procedimento urbanistico previsto dalla Legge regionale sull’uso del territorio (n.24 del 2017) che consente la realizzazione di interventi di interesse pubblico sovracomunale in variante dei piani.

I servizi sovracomunali che si trasferiscono al Centro commerciale “I ciliegi” – Nell’accordo è previsto che i locali al primo piano siano concessi al Comune in comodato d’uso gratuito per 20 anni (eventualmente rinnovabili).

Lì si trasferiranno:

  • il Laboratorio socio-occupazionale di formazione e preparazione per ragazzi disabili “cASPita” gestito da Asp Terre di Castelli – Giorgio Gasparini, l’Azienda pubblica di servizi alla persona del distretto di Vignola. I nuovi locali consentiranno finalmente all’Asp di valutare l’ampliamento dell’attività e contemporaneamente consentiranno di risparmiare sui canoni di locazione dell’attuale sede in via Agnini, a Vignola;
  • il magazzino/deposito dei beni di prima necessità dell’Emporio solidale dell’Unione Terre di Castelli EKo. Anche in questo caso, il trasferimento eviterà i costi di future locazioni.
  • servizi di comunità a lungo attesi come una Sala civica polifunzionale;
  • associazioni del territorio che da tempo chiedono la disponibilità di spazi;
  • il nascituro Centro per la Legalità dell’Unione Terre di Castelli, che curerà il supporto scientifico alle azioni per la legalità e la lotta alle infiltrazioni della criminalità organizzata messe in campo dalle istituzioni locali.

La delocalizzazione del supermercato Coop – Il supermercato Coop si trasferisce dal piano terra del Centro commerciale I Ciliegi in un nuovo immobile che verrà costruito sul terreno di proprietà della società Emiliana s.r.l che si trova nell’area prospicente la rotonda tangenziale/ via per Sassuolo. Il nuovo progetto, che pure è ancora in fase di definizione, è diverso da quello del passato, che aveva raccolto apprezzamenti ma anche polemiche. La superficie di vendita è inferiore a quella prevista in precedenza, non più di 4mila metri quadrati. Non ci saranno la serra idroponica sul tetto dell’immobile e il nuovo distributore di carburante. E’ previsto verde a servizio dei parcheggi e nella progettazione dell’edificio particolare attenzione sarà garantita alla sostenibilità ambientale. Nello stesso immobile, il Comune di Vignola acquisirà uno spazio di almeno 100 metri quadrati. Qui troverà sede la bottega “cASPita” che commercializza i manufatti artigiani realizzati dai ragazzi disabili dei laboratori gestiti da Asp, ma anche spazi di un innovativo progetto di formazione superiore a cui l’Amministrazione comunale da tempo sta lavorando.

La vicenda pregressa – Com’è noto della delocalizzazione del supermercato Coop di Vignola si parla dal 2015, quando l’allora Giunta comunale deliberò il primo atto ad essa finalizzato. Il percorso amministrativo continuò con nuovi atti di Giunta che recepivano le modifiche nel frattempo apportate al progetto fino al dicembre 2017 quando la successiva Giunta decise di non dare attuazione all’accordo e alla variante urbanistica. Coop Alleanza 3.0 ed Emiliana s.r.l presentarono allora ricorso al Tar dell’Emilia-Romagna contro questa decisione chiedendo il risarcimento delle spese fino allora sostenute per la presentazione delle proposte progettuali (141mila euro) e i danni da mancato lucro (un milione e 621mila euro). Il Tar ha ora fissato l’udienza sul ricorso per il prossimo 29 settembre. L’accordo di programma in questione consente una soluzione bonaria che supera il contenzioso pendente. Le parti, infatti, si impegnano a sottoscrivere la cessata materia del contendere. Per il Comune si liberano così anche le risorse che erano state accantonate in via cautelare nel Fondo contenziosi, 150mila euro.

Gli oneri di urbanizzazione e gli extraoneri – Gli oneri di urbanizzazione che deriveranno al Comune dalla realizzazione dell’opera avranno una destinazione già decisa dall’Amministrazione: saranno indirizzati a progetti di riqualificazione del centro.  Gli extraoneri, cioè il contributo straordinario ulteriore, dovuto per legge, che corrisponde alla differenza di valore del terreno prima e dopo la trasformazione urbanistica, saranno destinati alla parte di competenza degli Enti locali del futuro polo socio-sanitario (Cra e opere di urbanizzazione) e alla realizzazione di opere per la mobilità sostenibile (piste ciclabili, percorsi pedonali) e sicurezza stradale nel contesto in cui ricade l’intervento. La cifra stimata degli extraoneri è superiore ai 2 milioni di euro: il Comune farà una perizia per stimare il valore oggettivo. I 150mila euro che si liberano dal Fondo contenziosi saranno destinati a progetti ambientali.

Emilia Muratori, sindaco di Vignola – “Gli interventi di riqualificazione che si inseriscono in questo accordo di programma rientrano in un più generale quadro di rafforzamento dei servizi ai cittadini di Vignola, dell’Unione e del distretto a cui stiamo improntando la nostra azione amministrativa, a partire dal Polo della Sicurezza per arrivare al nuovo Polo socio-sanitario. Nell’immobile di via Di Mezzo così come in quello che sorgerà sulla tangenziale troveranno sede nuove funzioni e servizi già presenti che necessitano di nuovi spazi per crescere. Con questo accordo chiudiamo anche un contenzioso che a Vignola si trascina ormai da troppo tempo. Entrano inoltre nuove risorse nelle casse comunali a cui, come Giunta, abbiamo deciso di dare una destinazione precisa, ovvero le macro-aree di intervento più sollecitate dai nostri concittadini. Gli oneri e gli extraoneri infatti saranno destinati alla riqualificazione del centro, al rafforzamento del verde e della sostenibilità ambientale e ai servizi socio-sanitari. In conseguenza dell’accordo, infine, si liberano anche 150mila euro che erano stati accantonati nel Fondo contenziosi. E questo era l’unico contenzioso che i nostri legali ci avevano segnalato come a rischio. Crediamo così di avere raggiunto un accordo proficuo su molti fronti in un’ottica di sicura crescita del nostro territorio”.

Iacopo Lagazzi, assessore al Welfare dell’Unione Terre di Castelli – Si tratta di un accordo dalle conseguenze importanti per i servizi di Welfare dell’Unione. Da tempo sappiamo che il laboratorio di “cASPita” ha necessità di maggiori spazi per allargarsi e crescere. Anche il magazzino di Eko ha bisogno di spazi più ampi rispetto a quelli attuali. La collocazione di questi servizi presso il primo piano dell’immobile di via Di Mezzo risolverà problemi logistici e di idoneità dei nuovi ambienti, soprattutto perché nell’accordo è previsto che ci verranno consegnati dopo che sarà stata effettuata la loro manutenzione. Non trascurabile anche l’aspetto economico: il risparmio degli affitti ci consentirà di dirottare le risorse impegnate su altri bisogni delle nostre comunità. Anche il punto vendita per i prodotti realizzati dai ragazzi di “cASPita” deve essere valorizzato in un luogo a maggiore visibilità e con spazi adeguati alla loro esposizione, come accadrà nel nuovo immobile. Ritengo insomma che l’accordo possa essere fruttuoso per il territorio”.

















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