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Modena, cordoglio per la scomparsa di Francesco Cavazzuti

“Passione per la conoscenza e per la politica, rigore, attenzione al dialogo e spirito di servizio”. Sono alcune delle caratteristiche che il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, in un messaggio di cordoglio, ricorda di Francesco Cavazzuti, scomparso a 82 anni, a un anno di distanza dal fratello Filippo. “Eravamo legati da una forte amicizia – aggiunge il sindaco – a da profonda stima”.

Docente universitario di diritto Commerciale, tra il 1977 e il 1981 è stato preside della facoltà di Economia e commercio dell’Università di Modena, poi presidente di Ervet, l’ente regionale per la valorizzazione del territorio, tra il 1982 e il 1989. Ha insegnato anche alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna, è stato membro del consiglio di amministrazione dell’Atcm e tra il 1995 e il 1996 è stato consigliere dell’Enea (Ente nazionale per l’energia alternativa) in rappresentanza della Conferenza nazionale delle Regioni. Tra il 1990 e il 1995 è stato consigliere comunale a Modena, eletto nelle liste del Pci dopo aver partecipato negli anni Ottanta, insieme al fratello e a Luciano Guerzoni, al movimento degli Indipendenti di sinistra.
Anche il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi esprime il cordoglio per la scomparsa di Cavazzuti che “si è sempre distinto per la competenza e per la ricerca del confronto, con un’attenzione molto forte al tema della giustizia e ai bisogni dei più deboli”.

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Anche il sindacato scuola-università Flc Cgil di Modena si unisce al cordoglio per la scomparsa di Francesco “Checco” Cavazzuti, figura di riferimento negli anni ’60 e ‘70 dei “cristiano sociali” insieme a Luciano Guerzoni.

La Flc Cgil lo ricorda in particolare per la sua militanza dalla metà degli Anni Settanta agli Anni Ottanta nella Cgil Università. Insieme ad un gruppo di altri docenti universitari, fra cui Sergio Fonda, Vincenzo Calandra, Beppe Torelli, Carlo Maria Bertoni, Paolo Bosi, Paolo Marrama, Sebastiano Brusco e lo stesso Luciano Guerzoni, animavano assemblee presso la sede sindacale (che come nella migliore tradizione iniziavano sempre con un’ora di ritardo) sulle riforme universitarie che venivano avanti in quegli anni.

In un clima di grande cambiamento, venivano decise azioni di lotta fra i docenti contro le riforme “Sullo” e “Misasi” che poi non vennero approvate, mentre si definivano proposte per l’attuazione delle novità introdotte dalle riforme “Ruberti” e “Berlinguer”, sul rapporto tra personale docente e non docente, sull’organizzazione dei diplomi universitari e delle lauree. Proposte che venivano dunque fatte dai docenti della Cgil da portare in Facoltà prima (soprattutto quelle tecnico-scientifiche), al Senato Accademico poi e infine in Consiglio di Amministrazione se potevano essere finanziate.

Nel ricordo del prof. Sergio Fonda, a cui era legato da stima e affetto reciproci, Francesco Cavazzuti sapeva sempre dare un contributo importante e costruttivo nelle assemblee sindacali, ma anche semplici consigli nella gestione dei rapporti tra personale docente e non docente.

Lavorare con “Checco” era piacevole, era un uomo molto simpatico e, uomo di diritto e di studi economici, era curioso delle novità e delle applicazioni in ambito tecnico-scientifico.

La Flc Cgil di Modena esprime le sentite condoglianze alla moglie Angela, in passato collaboratrice della Cgil, e ai familiari. I funerali si tengono venerdì 8 luglio alle ore 11 presso la chiesa di Sant’Agnese.

 

















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