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Rete Politecnica, la Regione investe oltre 21 milioni di euro per l’anno formativo 2022-23

Oltre 100 percorsi formativi, che partiranno in Emilia-Romagna nel prossimo autunno: 43 biennali, realizzati dalle Fondazioni Its per formare tecnici superiori, e 71 annuali, di Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts), per acquisire un certificato di specializzazione tecnica superiore. Una proposta formativa ricca, quella per la cosiddetta Rete Politecnica, approvata dalla Giunta per l’anno 2022-2023 con un investimento complessivo di oltre 21 milioni di euro. E ciò in seguito all’adozione formale, da parte della Commissione europea, del Programma regionale Fondo sociale europeo Plus.

Con questa scelta la Regione rafforza l’investimento nei percorsi di formazione terziaria professionalizzante, fondati sulla collaborazione con le imprese in una logica di “sistema duale”, ovvero uno specifico modello che prevede l’alternarsi di momenti formativi in aula e momenti di formazione pratica in contesti lavorativi, favorendo così politiche di transizione tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro.

L’offerta della Rete Politecnica si inserisce nelle strategie e nei documenti di programmazione regionali ed europei, a partire dal Patto per il Lavoro e per il Clima. In particolare, è finalizzata a consolidare una filiera formativa professionale e tecnica integrata – favorendo i passaggi dalla IeFP agli Ifts e Its, e da questi al percorso universitario – che consenta ai giovani la continuità e assicuri al territorio quelle professionalità tecniche, scientifiche, gestionali e organizzative indispensabili per la ripresa e l’innovazione.

Quest’anno l’offerta degli Its – a cui accede, dopo una selezione, chi ha un diploma di istruzione secondaria superiore e chi, in possesso di diploma professionale conseguito con percorsi quadriennali di Istruzione e formazione professionale, abbia partecipato a un percorso Ifts di durata annuale – aumenta e propone nove nuovi percorsi, aperti a oltre 900 persone. Tra questi, solo per citarne alcuni, si va dalla raccolta e analisi dei dati nel biomedicale alla gestione dell’energia e degli impianti a fonti rinnovabili, dal veicolo elettrico, ibrido e connesso alla produzione di videogames per il mercato consumer e per i settori dell’industria, dei servizi e della cultura.

L’offerta di formazione terziaria non universitaria, unitamente a quella universitaria e in particolare al segmento delle lauree professionalizzanti (che, a partire dall’anno accademico 2021-2022, costituiscono un’offerta strutturale e ordinamentale), costituisce una leva strategica per formare competenze specialistiche tecniche e professionali; competenze necessarie per promuovere, accelerare e accompagnare il sistema economico e produttivo nei processi di cambiamento e nella transizione verde e digitale.

L’offerta formativa prevede la possibilità di acquisire il titolo in apprendistato.

Tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo https://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/

















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