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Dal Fondo Inclusione risorse per 180mila euro. Modena candida un’area giochi senza barriere

foto Meridiana Immagini – Autore Elisa Pozzo

Un parco inclusivo con area giochi per persone con disabilità; arredi e supporti digitali per i Centri diurni; attrezzature per le piscine: sono gli interventi che il Comune di Modena intende realizzare grazie ai finanziamenti del Fondo per l’inclusione sociale delle persone con disabilità.

Dal riparto approvato dalla Regione Emilia-Romagna le risorse stanziate per l’Ambito territoriale sociale di Modena ammontano complessivamente a 181.843 euro, di cui circa 90mila da destinare ad attività ludico sportive, quasi 73mila euro per la riqualificazione di strutture semiresidenziali e i restanti 18mila per servizi in ambito sportivo. Gli interventi proposti sono stati approvati dal Comitato di Distretto e condivisi con le associazioni dei disabili del territorio accogliendone considerazioni e richieste. L’attuazione non prevede spese a carico dell’amministrazione comunale, come indicato nella delibera approvata dalla Giunta su proposta dell’assessora ai Servizi sociali, sanitari e per l’integrazione Roberta Pinelli.

Secondo le tempistiche previste, il Programma di Ambito territoriale sociale, redatto da Settore Servizi sociali in collaborazione con Lavori pubblici e Ufficio Sport del Comune, è stato inviato alla Regione che entro il 20 novembre ne valuterà la conformità per assegnare il finanziamento. In caso di esito positivo, le opere potranno essere affidate ed eseguite entro la prossima estate.
Per quanto riguarda l’intervento per attività ludiche sportive, il progetto proposto, del valore di 90mila euro, prevede la riqualificazione del parco di via Nicoli, nel Quartiere 4, con un’area giochi accessibile e attrezzata con strutture ludiche e percorsi che consentano a tutti i bambini, anche in condizioni di disabilità, di giocare e muoversi in sicurezza. L’area ha una superficie di circa 3.500 metri quadri, è collocata a fianco della scuola primaria Leopardi e contigua con una piccola area giochi già esistente realizzata negli anni duemila senza seguire i criteri di inclusività. Il nuovo parco sarà privo di barriere architettoniche e sensoriali; vi saranno installati giochi adatti a diverse fasce d’età tra i 2 e i 12 anni per lo sviluppo delle capacità cognitive, motorie e sensoriali.
L’intervento relativo alla riqualificazione di strutture semiresidenziali si concentrerà invece sui Centri diurni Pisano, Iride e nuovo Luosi attraverso l’acquisto di supporti digitali e arredi per un costo complessivo di 72.500 euro. In particolare, saranno acquistati arredi nuovi e adatti agli ampi spazi della struttura in costruzione in via Forghieri nell’ambito del Programma Periferie, destinata a sostituire il Diurno Luosi; ed è anche prevista la realizzazione dell’infrastruttura di rete wireless. Il progetto prevede, inoltre, di integrare e ammodernare gli arredi dei Centri diurni Pisano e Iride con gazebo e attrezzature per il giardino, per gli interni e per le attività pratico manuali, oltre che l’acquisto di supporti digitali (monitor interattivi touchscreen, pc portatili, fotocamere digitali, videoproiettori e smart Tv) che permetteranno di coinvolgere maggiormente gli utenti nella progettazione dei laboratori in programma alle scuole primarie e una migliore integrazione con il territorio, anche a distanza.
Infine, sono in programma interventi per migliorare la fruibilità delle piscine da parte delle persone con disabilità e difficoltà motoria, attraverso attrezzature (sollevatori e lettini elettrici) per gli impianti Dogali e Pergolesi dove, per altro, le persone certificate in base alla legge 104/92 possono entrare gratuitamente con un accompagnatore e utilizzare le corsie disponibili per il nuoto libero. Entrambi gli impianti di proprietà comunale sono utilizzati anche da società e associazioni sportive che si dedicano all’attività con persone disabili e ne favoriscono l’integrazione sia da centri specializzati nell’assistenza e riabilitazione. Alla piscina Dogali, già dotata di un sollevatore per la messa in acqua a servizio delle vasche di 25 e 12 metri, è prevista l’installazione di un ulteriore sollevatore presso la vasca di 20 metri e di uno per la movimentazione verso e dal lettino nello spogliatoio dedicato. Un altro sollevatore viene previsto alla piscina Pergolesi a servizio della vasca riscaldata 4 per 8 metri molto utilizzata per le attività riabilitative e rieducative.

















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