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Dal 14 settembre riapre a Reggio Emilia la Biblioteca delle Arti

La Biblioteca delle Arti, situata all’interno del prestigioso Palazzo Parmeggiani di corso Cairoli, nota per una specifica competenza specialistica verso due ambiti disciplinari principali, archeologia e storia dell’arte con oltre oltre 45.000 volumi e i 600 periodici, inaugura una nuova stagione: da un lato l’ingresso nel sistema bibliotecario urbano con un cambio di paradigma importante che apre a una fruizione più ampia di persone interessate e appassionate, oltre a studiosi, ricercatori, studenti e la ripresa – dopo mesi di interruzione – delle attività, con un ciclo di incontri volti a raccontare la storia delle comunità e delle società contemporanee a partire dalle proprie vestigia materiali, dai propri documenti, dalle proprie radici sociali e culturali e illustrare progetti futuri. Un obiettivo ambizioso che ha raccolto il prezioso contributo Art Bonus di CREDEM, che vanta importanti collezioni artistiche a partire dalle tracce archeologiche del foro di Regium Lepidi, e di IREN S.p.A.

Il ciclo di incontri Dallo Scavo al Museo. Nuove scoperte tra studi e ricerche sul campo in territorio reggiano, a cura di Giada Pellegrini, conservatrice collezioni archeologiche dei Musei Civici, vuole far luce sulle più recenti indagini  sul territorio, e prevede aggiornamenti periodici rivolti ai cittadini e a tutti gli interessati per portare all’attenzione le novità dell’archeologia reggiana, che saranno oggetto di successive edizioni.

I nuovi dati nascono sia da studi recenti sui materiali presenti nelle collezioni dei Musei Civici, sia dalle tracce emerse dal sottosuolo durante i numerosi cantieri aperti in città, che in alcuni casi permettono di ridisegnare la storia più antica di Reggio.

Questa iniziativa prevede l’intervento dei protagonisti stessi delle scoperte, attraverso la presentazione di libri, progetti e campagne di scavo e conferma il ruolo del museo come punto di riferimento cittadino per la diffusione della ricerca scientifica e archivio di dati a disposizione degli studiosi per la costruzione di nuove narrazioni.

Apre il ciclo che si svolge nella Biblioteca delle Arti (p.zza della Vittoria 5), il 14 settembre alle ore 21, l’intervento di Valeria Cicala, funzionario dell’Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna, docente e giornalista che si dedica ai temi della comunicazione e divulgazione del patrimonio. Valeria Cicala nel volume L’antico in terza pagina, presenta una raccolta di scritti giornalistici di Giancarlo Susini, uno dei Maestri dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna dove era docente di storia romana, pubblicati sul “Resto del Carlino”. Nel dialogo con Giordano Gasparini, già Direttore Area Cultura del Comune di Reggio Emilia e Nicola Cassone, archeologo, moderato da Stella Bonfrisco del Resto del Carlino di Reggio Emilia, l’attenzione sarà posta sui modi di divulgare la conoscenza del patrimonio, verso il quale Susini aveva un approccio innovativo e sempre attento al grande pubblico, capace di portare l’antico nella dimensione dell’attualità. Durante la serata saranno distribuite a tutti i presenti copie omaggio del libro.

Negli appuntamenti seguenti il focus si volge all’ambito locale.

Il 28 settembre alle ore 21 l’archeologo reggiano Nicola Cassone presenta una proposta di identificazione del teatro romano dell’antica Regium Lepidi, attraverso una personale ricerca nel settore sud-occidentale della città, che in età comunale ricadeva nel quartiere di San Lorenzo, grazie al contributo  della topografia urbana e della toponomastica medievale. Durante la serata interverrà Luigi Malnati, già Soprintendente archeologo e Direttore generale alle antichità del Ministero.

Sabato 22 ottobre alle ore 11 Annalisa Capurso, funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP di Bologna, insieme a Mauro Cremaschi geoarcheologo docente presso l’Università di Milano, Cecilia Pedrelli e Nicola Cassone archeologi della ditta GEA Srl, presenta i risultati dello scavo archeologico di piazza Gioberti. Le indagini condotte in quest’area di forte valenza strategica per il passato della città hanno portato alla luce, oltre a una zona edificata nel XVI secolo, un tratto della via Emilia romana e hanno fornito testimonianze stratigrafiche del passaggio del fiume Crostolo all’interno della città antica tra IX e XIII secolo, aggiungendo importanti elementi di novità alla conoscenza della storia più antica di Reggio.

A dieci anni dalla scoperta la tazza d’oro di Montecchio Emilia rinnova il suo splendore e la sua unicità all’interno dei nuovi allestimenti di Palazzo dei Musei. Il 5 novembre alle ore 11 la voce autorevole di Monica Miari, Responsabile Area Patrimonio Archeologico Soprintendenza ABAP Bologna, aiuterà a comprendere l’eccezionalità di questo rinvenimento, la singolarità di un manufatto di forte valore simbolico, anche alla luce delle più recenti ricerche nel sito di Cave Spalletti.

Chiuderà la prima edizione di questo ciclo di appuntamenti, il 3 dicembre alle ore 11 a Palazzo dei Musei, la presentazione del volume Fiat Lux. Le lucerne del museo G. Chierici di Paletnologia di Reggio Emilia, frutto della ricerca condotta da Simona Capellini dell’Università di Padova e Carla Corti dell’Università di Bologna. Questo studio si concentra su un patrimonio composto di circa 200 lucerne di cui, attraverso una meticolosa analisi, ricostruisce vicende collezionistiche, caratteristiche formali e funzionali, offrendo un catalogo completo di tutta la raccolta. Un’altra conferma dell’attualità del museo di Paletnologia, concepito da Chierici più di 150 anni fa per l’esigenza di non disperdere le memorie locali e per servire ai nuovi studi, e che oggi rinnova la sua vocazione di laboratorio capace di ispirare la moderna ricerca.

Nel corso dell’incontro interverranno Giuseppe Adriano Rossi, Presidente della Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi – Sezione di Reggio Emilia e Roberto Macellari, già conservatore archeologo dei Musei Civici.

 

BIBLIOTECA DELLE ARTI – 14 SETTEMBRE – 3 DICEMBRE 2022 – INGRESSO LIBERO

















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