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Il progetto di recupero dell’ex Macello di Vignola presentato a Terra Madre

Il progetto di recupero dell’ex Macello è stato al centro di uno degli incontri organizzati a Terra Madre, il Salone del Gusto di Torino che, quest’anno, si è tenuto al Parco Dora. Nello spazio dell’Emilia-Romagna, nel tardo pomeriggio di domenica 25 settembre, l’Osteria di Slow Food ha ospitato la presentazione di due progetti di valorizzazione dei prodotti locali che hanno ottenuto finanziamenti dalla Regione Emilia Romagna: il recupero del vecchio macello bovino di Vignola e della Casa del fattore della Rocca Rangoni di Spilamberto.

A spiegarne genesi e finalità sono stati l’assessore all’Urbanistica del Comune di Vignola Niccolò Pesci e l’assessora Carlotta Acerbi del Comune di Spilamberto, presenti Gino Quartieri della Condotta slow Food Vignola e valle del Panaro e Romana Rapini, presidente dell’associazione Magicamente Liberi.

Com’è noto, attraverso un percorso di co-progettazione con gli enti del Terzo settore, sono state individuate nuove funzionalità per il complesso dell’ex Macello, in via Zenzano. Il progetto di rigenerazione urbana prevede una riqualificazione architettonica ma anche un riuso con nuove funzioni collettive e sociali di questa struttura dei primi del ‘900 che si trova nei pressi dell’area fluviale. “Devo dire che siamo molto soddisfatti di aver potuto presentare il nostro progetto in una cornice prestigiosa come Il Salone del Gusto di Torino – ha commentato Niccolò Pesci – L’Osteria di Slow Food ha contribuito a creare un’atmosfera informale e rilassata che ha attirato molti dei visitatori del Salone che si sono fermati incuriositi dalla nostra presentazione. Grazie agli organizzatori e grazie ai volontari che hanno contribuito alla costruzione del progetto e alla sua conoscenza anche al di fuori dell’ambito locale”.

L’intervento avrà un costo complessivo di un milione e 120mila euro. Dalla Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del Bando rigenerazione urbana, arriveranno fondi per 790mila euro; la fine dei lavori, sempre secondo le indicazioni del bando, è prevista nel dicembre 2025.

















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