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Regolamento per la raccolta delle castagne nell’Appennino Modenese

“L’arrivo dell’autunno significa il ritorno della stagione delle castagne, un frutto speciale che caratterizza da secoli l’Appennino Modenese.” ha esordito il consigliere comunale Luca Verbelli. “Al fine di tutelare questa preziosa risorsa del nostro territorio è importante rendere noto a tutta la cittadinanza le norme e le buone pratiche che regolano la raccolta di castagne.”

E’ importante infatti ricordare che raccogliere le castagne in fondo privato, senza autorizzazione dei proprietari, è un reato anche se nell’area non ci sono appositi cartelli di segnalazione di proprietà. Spetta al raccoglitore informarsi sulle aree in cui vige la proprietà privata o pubblica dei terreni. In caso di trasgressione scatta quanto previsto dal codice penale agli articoli 624 e 626 con la reclusione fino ad un anno di carcere e la multa di 256 euro, e l’art. 2043 del codice civile sui “risarcimenti per fatto illecito”.La raccolta di castagne, per chi non possiede castagneti di proprietà, può avvenire liberamente nelle aree pubbliche che, nel Comune di Pavullo, sono in località Piantacroce nel “Bosco del Marzolaio” e nelle aree attrezzate a picnic del Ponte Ercole (del Diavolo).

“Pavullo è un territorio ospitale, che accoglie visitatori e cittadini da tutte le parti del mondo, ma è necessario tutelare i castanicoltori che in questo mese raccolgono i frutti del proprio lavoro. Raccomando ai proprietari dei castagneti di installare l’apposita segnaletica “Proprietà privata divieto di raccolta castagne art.624 e 626 del codice pensale e articolo 2043 del codice civile” così da prevenire eventuali trasgressione accidentali e soprattutto di segnalare alle forza dell’ordine i casi di reato” conclude il consigliere comunale Luca Verbelli.

















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