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A Castelfranco Emilia arriva “SFIDE Festival della Sconfitta”

Vittoria – sconfitta, l’una non esiste senza l’altra. Ed è spesso proprio la seconda a portare con sé valori e processi di miglioramento. Dall’indagine delle due facce di questa medaglia, nasce SFIDE Festival della Sconfitta. Una tre giorni, dal 14 al 16 ottobre 2022, che animerà Castelfranco Emilia per approfondire il tema attraverso la lente d’ingrandimento dello sport.

“Chi mi conosce, lo sa bene: sono da sempre una persona competitiva e di certo non mi metto a criticare la vittoria, ci mancherebbe, ma credo sia importante saper analizzare e accettare anche le sconfitte, come punto di ripartenza, perché il più delle volte la vera forza si annida nella capacità di sapersi rialzare – dichiara il Sindaco di Castelfranco Emilia Giovanni Gargano sottolineando che – la sconfitta può essere interpretata anche come sinonimo di liberazione, intesa come capacità di liberarsi, in un percorso di miglioramento, da tutti quei pesi, quelle “pietre” che non ci hanno consentito di “primeggiare”, senza dimenticare – ha concluso – che il vero punto di equilibrio sta proprio nella capacità e nella possibilità di sapersi confrontare quotidianamente con i propri limiti, trasformando le eventuali sconfitte proprio in un percorso di liberazione”.

Riflessioni, queste, pienamente condivise anche dall’Assessore allo Sport Leonardo Pastore che evidenzia la “centralità e l’importanza del riscatto, per tutti, indistintamente. La vita è fatta anche di sconfitte, quello che conta è saperle accettare traendone beneficio e, soprattutto, insegnamento. Prova ne sono i nomi importantissimi del mondo dello sport che parteciperanno a questa kermesse: tutti grandi campioni, ognuno nel proprio settore, assolutamente vincenti anche a livello internazionale, ma al contempo – ha concluso – straordinariamente bravi a saper valorizzare le sconfitte che hanno inevitabilmente dovuto affrontare nella loro vita, sportiva e non, sapendosi rilanciare e facendo tesoro di errori e momenti di empasse”.

«Per raccontare SFIDE, potremmo partire da una citazione di Papa Francesco: “Chi vince non sa cosa si perde”. L’idea di fondo del Festival è infatti quella di avviare una riflessione sul concetto di sconfitta, così come ci viene presentata in una società che mira alla perfomance perfetta, alla redditività costante – spiegano i direttori Mirco Marmiroli e Federico Ferrari evidenziando che –  chiamarlo Festival della Sconfitta è quindi chiaramente una provocazione, dietro la quale desideriamo valorizzare non il fallimento in sé per sé, quanto piuttosto quel fallimento che stimola il miglioramento, o dietro al quale può celarsi un benessere di diversa natura. Il nostro pubblico di riferimento, quindi, sono soprattutto i giovani, che saranno attivamente coinvolti nella tre giorni ma anche successivamente con percorsi mirati».

Si comincia il venerdì alle 21 presso la biblioteca comunale Lea Garofalo, con un momento in memoria del celebre cestista scomparso nel gennaio 2020 Kobe Bryant, “Il mio Kobe. L’amico diventato leggenda” con Flavio Tranquillo, Christopher Ward e Davide Giudici. Per l’occasione i due amici d’infanzia dell’atleta racconteranno la sua giovinezza in Emilia e i ricordi di un legame durato poi tutta la vita, anche a seguito di una carriera ricca di successi, ripercorsa nel corso della serata in compagnia del giornalista e commentatore dell’NBA in Italia.

È poi con la giornata di sabato che la prima edizione di SFIDE entra nel vivo: dalle 16 (in replica anche la domenica con stesso orario) “Piccole SFIDE” raccoglierà due ore di cortometraggi a tema sportivo, proiettati presso la biblioteca comunale. Alle 16.30 “L’inarrestabile Faraoni: prendere a pugni il destino” vedrà il campione italiano di kickboxing Mattia Faraoni incontrare, presso il palazzetto dello sport Luigi Reggiani, il pubblico per un’intervista prima, e una piccola delegazione di giovani pugili del territorio per un camp di approfondimento poi. Alle 18 sarà poi la volta di “Il caso Schwarzer: chi è lo sconfitto?” , in cui Alessandro Donati, Vittorio Bosio e Gustavo Savino si confronteranno sul caso che stroncò la carriera del maratoneta.

Alle 21, infine, Giammaria Manghi intervisterà Francesca Schiavone in “La mia Rinascita”, l’appuntamento in cui la campionessa italiana del tennis svelerà momenti difficili e apici della sua straordinaria carriera e della sua vita personale.

La domenica alle 16.30 presso il palazzetto dello sport Luigi Reggiani sarà la volta di “Lambertini – Addesso, il duo della scherma” in cui Matteo Addesso e Emanuele Lamberini daranno un assaggio di scherma paralimpica, consentendo ai ragazzi presenti di sperimentare uno sport olimpico, cimentandosi con spada, fioretto e carrozzina. Alle 18 in biblioteca “La mia Islanda su di un pedale” con Andrea Devincenzi racconterà una gloriosa impresa ciclistica. Chiuderà la giornata, alle 21, lo spettacolo teatrale con Vittoria Cappelli e Kinesfera ASD “Così è la vita. Alcune sconfitte sono più trionfali delle vittorie” al Kinesfera Theatre.

SFIDE è organizzato dal Comune di Castelfranco Emilia e Tilt, con la collaborazione di Regione Emilia-Romagna e Fondazione di Modena e il patrocinio di Coni, CIP, CSI, FIT e FCI. Tutti i suoi eventi sono ad ingresso gratuito.

Ma SFIDE Festival della Sconfitta non si chiuderà davvero il 16 ottobre 2022. A partire da quella data, infatti, grazie al supporto di Ennesimo Academy prenderanno il via una serie di corsi che uniscono cinema, sconfitta e pedagogia, nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado di Castelfranco Emilia. Attraverso l’uso dell’audiovisivo e di una cinematografia mirata, gli educatori stimoleranno le classi coinvolte ad analizzare il racconto della sconfitta nei film, nelle serie tv, ma anche nell’attualità, per chiedersi che cosa può nascere di positivo dal fallimento e dal ribaltamento di uno schema di performatività a tutti i costi, ricercando le possibili letture della perdita e i valori conseguenti, sia in termini sportivi, che politici/storici, che personali. Alle secondarie di secondo grado ad indirizzo alberghiero, infine, sarà dedicato uno specifico percorso declinato lungo i filoni dell’alimentazione e del riciclo dello scarto.

















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