ROMA (ITALPRESS) – Lo scorso agosto, secondo i dati della Banca d’Italia, il debito delle amministrazioni pubbliche è diminuito di 12,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.757,8 miliardi. La riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (16,4 miliardi, a 79,9) ha più che compensato il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (0,5 miliardi) e l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (3,1 miliardi).
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è diminuito di 12,6 miliardi, quello delle amministrazioni locali di 0,2 miliardi. Il debito degli enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile. Alla fine di agosto la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia era pari al 26,2% (0,1 punti percentuali in più rispetto al mese precedente); la vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,6 anni. Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 53,7 miliardi, in aumento del 19,6% (8,8 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2021. Nei primi otto mesi del 2022 le entrate tributarie sono state pari a 330,5 miliardi, in aumento del 14,7% (42,3 miliardi) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
(ITALPRESS).
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