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I Carabinieri forestali dell’Emilia Romagna hanno concluso la campagna di controllo sul corretto utilizzo di fitofarmaci in agricoltura

Nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo nel settore dell’agricoltura, è stata avviata dal Comando Regione Carabinieri Forestale Emilia-Romagna, una campagna di controlli per verificare il corretto utilizzo dei fitofarmaci in agricoltura da parte degli utilizzatori, ossia di coloro che utilizzano i prodotti fitosanitari nel corso di un’attività professionale (es. agricoltori, contoterzisti, ecc…).

L’attività di controllo si inserisce nel contesto dell’applicazione del “Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” del 2014 (PAN) e in coerenza con quanto stabilito dalla Direttiva 2009/128/CE che assegna agli Stati Membri il compito di garantire lo sviluppo di politiche ed azioni volte alla riduzione dei rischi e degli impatti sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità, derivanti dall’impiego dei fitosanitari.

Mediante l’analisi dei comportamenti, delle dotazioni strutturali e delle attrezzature delle singole aziende agricole si è proceduto ad individuare i punti critici che potessero rappresentare un rischio per l’ambiente e la salute umana. I controlli si sono concentrati sulla fase di stoccaggio dei prodotti fitosanitari, di esecuzione del trattamento con attenzione alle abilitazioni necessarie, alla documentazione richiesta per legge ed all’adeguatezza delle strumentazioni, oltre che alla fase successiva di smaltimento dei rifiuti prodotti (es. imballaggi e residui); in casi di criticità si è allargato il controllo anche al momento di acquisto dei medesimi prodotti con accertamenti presso i distributori.

Si ricorda che i prodotti fitosanitari, per poter essere regolarmente utilizzati dai soggetti abilitati, devono essere dotati di un’autorizzazione alla vendita/distribuzione/utilizzo del Ministero della Salute. Nel caso in cui lo Stato revochi, modifichi o non rinnovi un’autorizzazione, può concedere un periodo di tolleranza per lo smaltimento e l’uso delle scorte già esistenti; tuttavia, il periodo di tolleranza è limitato e, comunque, non superiore ad un anno per lo smaltimento di tali prodotti.

Le denunce scaturite dall’attività di controllo in esame, hanno riguardato la presenza di fitofarmaci con autorizzazioni revocate o scadute, detenuti oltre il termine di un anno senza essere stati correttamente smaltiti; essi devono essere considerati “Rifiuti speciali pericolosi”, la cui irregolare gestione costituisce un reato. In totale sono state denunciate n. 7 persone in diverse province della Regione con il sequestro di un ingente quantitativo di fitosanitari scaduti, revocati o comunque inutilizzabili che rappresentavano un potenziale pericolo per l’ambiente e per i consumatori finali dei prodotti coltivati.

Infatti, i prodotti fitosanitari con autorizzazione revocata dal Ministero della Salute sono classificabili, dal giorno successivo alla revoca e/o alla data di smaltimento scorte, come rifiuti pericolosi (rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose); immagazzinare un rifiuto pericoloso non rispettando i termini previsti dal “deposito temporaneo prima della raccolta” stabiliti dal Testo Unico dell’Ambiente (D. Lgs. n. 152/2006, art 185bis co.2), costituisce un’attività di gestione illecita di rifiuti pericolosi non autorizzata e punita con la pena dell’arresto da 6 mesi a 2 anni e l’ammenda da € 2.600 a € 26.000.

Per l’anno 2022 in regione Emilia Romagna si evidenzia un sostanziale incremento del numero di controlli e del numero di sanzioni derivanti dall’attività di vigilanza dei Carabinieri Forestali nel settore dei prodotti fitosanitari rispetto agli anni 2020/2021. Diversi i settori controllati; nell’ambito degli accertamenti relativi alla gestione di depositi e scorte si è rilevato un incremento significativo degli illeciti penali, per lo più riferibili alla irregolare gestione dei rifiuti provenienti dall’uso dei fitofarmaci. Dal punto di vista degli illeciti amministrativi, i controlli sui mezzi utilizzati (botti irroratrici) hanno registrato un incremento delle sanzioni per il mancato controllo funzionale degli stessi. Inoltre, i militari hanno rilevato e sanzionato, inadempienze nella tenuta e gestione del registro dei trattamenti. Nel complesso i Carabinieri Forestali dell’Emilia-Romagna hanno elevato n. 36 sanzioni amministrative per un importo complessivo di quasi 50.000 €.

In definitiva la campagna di controlli ha permesso di rilevare alcune criticità, intervenendo a tutela dell’ambiente, della salute e della buona pratica agricola; sono state sanzionate talune condotte irregolari legate all’impiego dei fitosanitari in agricoltura, il cui utilizzo avrebbe potuto arrecare gravi rischi all’ambiente e alla salute umana.

















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