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Giovedì a Reggio Emilia il convegno “Marcel Proust: intrecci, metamorfosi, contaminazioni”

Il centenario della morte di Proust (1922-2022) è un’occasione per riflettere nuovamente non solo sull’opera di Proust in sé, ma anche sulle nuove prospettive che essa ha aperto nel pensiero e nella cultura del Novecento, in particolare su quelle che oggi appaiono più originali e promettenti.

Così il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane organizza assieme al Dipartimento di Comunicazione e Economia, alla Fondazione Marco Biagi e all’Università Roma Tre il Convegno “Marcel Proust: intrecci, metamorfosi, contaminazioni” che prende soprattutto in considerazione i nuovi percorsi teorici suggeriti da Proust a partire dalla contaminazione tra generi diversi (trattato filosofico, romanzo, saggio critico) e tra ambiti disciplinari diversi (filosofia, psicologia, sociologia), chiedendosi quali stimoli abbia offerto e possa ancora offrire al dibattito contemporaneo (per esempio alla ricerca filosofica, alla psicologia, alle neuroscienze, alla sociologia).

L’appuntamento, che si terrà giovedì 27 e venerdì 28 ottobre 2022 in Aula L0.5 di Palazzo Baroni (viale Timavo, 93) a Reggio Emilia, vedrà l’intervento di esperti, provenienti da numerose università, anche estere, confrontarsi sulla figura di Proust.

Il Convegno si inserisce nell’ambito delle iniziative su Marcel Proust che, in Italia e all’estero, vogliono celebrare il centenario della morte dello scrittore, evidenziandone la grande attualità nel nostro contesto. La particolarità del nostro Convegno – afferma la prof.ssa Annamaria Contini di Unimore – è di indagare l’influenza esercita da Proust in due ambiti fondamentali: sulla ricerca filosofica, la psicologia, le neuroscienze, la concezione dell’individuo e della società; sugli studi e le esperienze di cultura visuale. In tal modo, emerge anche l’attualità di Proust sul piano educativo: perché indica la possibilità di ampliare i punti di vista sulla realtà, offrendo una molteplicità mai conclusa di percorsi originali e creativi per le pratiche formative del nostro tempo. Mi preme sottolineare che è stato possibile mettere a punto un programma così ricco e articolato anche grazie alle collaborazioni con studiosi del Dipartimento di Comunicazione e Economia del nostro Ateneo, con specialisti di Proust appartenenti al Dipartimento di Filosofia Comunicazione Spettacolo dell’Università Roma 3 e con il prezioso supporto organizzativo della Fondazione Marco Biagi. Ricordo infine che il Convegno si rivolge non solo a ricercatori e docenti universitari, ma anche a insegnanti delle scuole, dottorandi, studenti”.

L’incontro, che si terrà in presenza e per il quale è richiesta l’iscrizione tramite modulo reperibile alla pagina www.des.unimore.it, sarà introdotto dalla prof.ssa Annamaria Contini e vedrà nel campo della ricerca filosofica, Gérard Bensussan proporre un confronto originale del testo proustiano con la filosofia dell’alterità di Levinas. Mentre le due relazioni di Patrick Bray e di Andrea Nicolini affronteranno il rapporto fra filosofia e letteratura, a partire dalle letture che Roland Barthes e Gilles Deleuze hanno dato della Recherche. Federico Montanari, invece, attraverso la lettura del deleuziano Proust e i segni, suggerirà l’ipotesi di un Proust spinozista. Marco Piazza, riprendendo l’interpretazione del critico catalano Joan Sacs, proporrà una panoramica sulla possibilità di attribuire un certo “realismo” alla poetica di Proust. Stefano Poggi e Sofia Sandreschi de Robertis approfondiranno, invece, i rapporti esistenti tanto nella Recherche quanto nelle sue successive riprese, fra filosofia, letteratura, arte visuale e teatro. Ludovico Monaci, infine, con un approccio sociologico e pragmatico linguistico, si concentra sul contributo che Proust offre al dibattito contemporaneo sulla concezione dell’individuo e della società.

Percorre una linea semiotica il contributo congiunto di Emanuela Piga Bruni e Ruggero Ragonese che osservano come l’opera proustiana, uscendo dai limiti del testo, si traduca in un percorso di inferenzialità semiotica. Si inserisce, invece, nel pieno del dibattito contemporaneo influenzato dalle ricerche in ambito psicologico, neuropsicologico e psicobiologico, l’intervento di Marisa Verna e Antonella Marchetti dedicato al rapporto fra memoria e olfatto.

La partecipazione al convegno è riconosciuta come corso di aggiornamento per gli insegnanti.

Per maggiori informazioni colloque.proust@unimore.it

 

















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