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Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola approva il DPA 2023

Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola nella riunione di mercoledì 26 ottobre 2022, ha approvato all’unanimità il Documento Programmatico Previsionale 2023 (DPA).

Il documento rappresenta, per il 2023, la parte progettuale ed esecutiva del Documento Programmatico Triennale 2022-2023-2024, riprendendone gli obiettivi e le strategie in funzione delle risorse finanziarie, organizzative ed umane a disposizione.

Per lo svolgimento dell’attività istituzionale/erogativa a sostegno del territorio di riferimento  per il  2023  vengono riconfermate le risorse ipotizzate nel piano triennale, pari ad euro 1.330.000,00.

La Presidente Dott.ssa Giorgia Butturi sottolinea che tale appostazione “non era così scontata in quanto l’andamento dei mercati finanziari nell’anno in corso è il peggiore degli ultimi 50 anni; solo grazie alla costante e continua attenzione in termini di asset allocation del portafoglio nonché grazie agli accantonamenti effettuati negli esercizi precedenti la Fondazione può confermare per il 2023 le risorse per l’attività erogativa già previste nel Documento Programmatico Triennale”.

Il DPA 2023 concentra l’attività istituzionale della Fondazione nei settori individuati nelle linee programmatiche pluriennali, privilegiando interventi il cui ambito territoriale di riferimento ricade nel territorio dell’Area Nord di Modena, senza trascurare interventi di sistema quale quello dell’adesione al Fondo per la Repubblica Digitale che ha quale obiettivo quello di aumentare le competenze fondamentali per concretizzare la transizione digitale del Paese;  per questo obiettivo verranno selezionati  attraverso bandi progetti di reskilling e di upskilling digitale di lavoratori e di cittadini ai margini del mercato del lavoro ( i primi bandi scadono il 13 dicembre 2022).

Il Segretario Generale Dott. Cosimo Quarta, sottolinea che “la volatilità del portafoglio si è attestata sempre al di sotto del 10%; ciò in funzione di una elevata diversificazione tra gli strumenti in portafoglio; il contributo ai risultati di Conto Economico ipotizzati per il 2022 da parte di alcune asset class è negativo, anche se in misura molto più contenuta rispetto a quelle registrate dagli indici azionari e obbligazionari globali che oscillano alla fine del mese di ottobre tra un -20% e un -15%”.

















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