“Le nuove bollette di Hera? Erano state presentate alla stampa come innovative ma a nostro parere di più chiaro c’è…solo l’impatto visivo per la riduzione dei colori. Per il resto tutti i rivoluzionari cambiamenti a suo tempo annunciati stentano ancora ad arrivare”. Questo il commento di Mauro Sighinolfi portavoce modenese di Alleanza Nazionale all’annuncio dell’ennesimo incontro chiarificatore tra Hera ed Assessori da una parte e cittadini ed imprenditori dall’altra sulle nuove bollette della società che gestisce i consumi di acqua luce e gas a Modena, bollette che non sembrano poi così leggibili come a suo tempo pomposamente annunciato.
“Continuiamo per di più, ad un anno di distanza” – prosegue Sighinolfi – “a riscontrare l’addebito dei consumi presunti, mentre ci pare di ricordare che fosse stato promesso in proposito, nemmeno un mese fa, sia dalla multiutility che dagli assessori competenti, un ragionevole ed indispensabile cambiamento rotta. La costante è invece, anche con la nuova fatturazione, quella di letture approssimative che si accavallano a ridicoli solleciti di pagamenti, non solo regolarmente effettuati, ma addirittura personalmente segnalati come avvenuti dagli stessi interessati sia telefonicamente che presso gli uffici di via Razzaboni. In questo contesto di caos totale siamo inoltre costretti a sottolineare l’assoluta mancanza di chiarezza dei dettagli inerenti le singole voci dei consumi poste nel retro-bolletta, per la lettura dei quali è necessaria la lente di ingrandimento se non addirittura l’acquisto di un potente microscopio. Nello spazio di una pagina sono riusciti a farci stare tutto, pare quasi a voler giustificare, spiegandolo per filo e per segno, il motivo degli aumenti, troppo spesso incomprensibili, ai quali gli utenti sono stati sottoposti dalla nuova gestione bolognese, dopo che sull’argomento sono state avanzate, in ripetute occasioni, le motivazioni più contorte, ma anche le più colorite, dal sindaco, dall’assessore di turno e da Hera stessa. “E’ la fase di transizione” ci hanno ripetuto ogni volta sino allo sfinimento, ma di questo passo la fase di transizione è destinata a durare tempi talmente lunghi da far dubitare sulle reali capacità imprenditoriali degli addetti ai lavori. A questo punto non solo rimpiangiamo le care vecchie e ben più economiche (sia sotto il profilo dei costi per l’utente che per il consumo di carta) bollette della forse meno manageriale ma sicuramente più funzionale AMCM, ma chiediamo agli amministratori Hera a chi si debba la scelta del nuovo look, dato oggi al documento cartaceo della fatturazione, e quanto sia costata “in soldoni” la progettazione grafica, perché non vediamo ad oggi quei cambiamenti sostanziali pressantemente richiesti dall’utenza. Da ultimo non ci resta che parlare del rapporto Hera-imprenditori che qualcuno ha già chiamato nefasto se confrontato con la vecchia Meta, visti i costi oggi quasi triplicati. Vogliamo solo ricordare a tal proposito che i nostri amministratori, decantandoci le virtù della multi utility alla quale si andavano a vendere ci avevano rassicurato anche sui costi. “Vedrete saranno contenuti”, avevano detto. Forse quelli della carta per le fatture, non certo quelli dell’energia…”.