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Concluso a Maranello il progetto “Gener-iamo un mondo nuovo”

In un Auditorium soffuso di luce rossa e nera, a ricordare i colori che connotano la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si è svolto a Maranello lo scorso 24 novembre lo spettacolo-evento, organizzato e presentato dalla professoressa Catia Zanetti, che ha visto coinvolte istituzioni, associazioni del territorio e scuola.

Ben tredici classi dell’Istituto di istruzione superiore “A. Ferrari” di Maranello hanno partecipato alla fase finale del progetto di istituto dal titolo “ Gener-iamo un mondo nuovo”, incentrato sulla lotta alle discriminazioni di genere e sulla creazione, come recita il titolo, di un mondo libero da stereotipi e pregiudizi, dove ciascun individuo possa esprimere se stesso e realizzare le proprie aspirazioni.

Sul palco si sono alternati i toccanti interventi del Sindaco di Maranello, Luigi Zironi,  e dei dirigenti dello Spi Cgil del comprensorio ceramico (sponsor del progetto), Arci Modena, Centro Antiviolenza, Anpi  Maranello e I.I.S. Ferrari. In seguito, una girandola di pieces teatrali (da Shakespeare a Ibsen fino a brani moderni e drammaticamente attuali), realizzate dalla professoressa Letizia D’Angelo e dai ragazzi del suo laboratorio teatrale, ha avvinto il pubblico presente.

Il laboratorio musicale di studenti e docenti, diretto dal professore Domenico Sottile, ha poi interpretato brani musicali in italiano e spagnolo, sottolineando la storia di almeno tre generazioni, tutte presenti ed accomunate dai medesimi intenti: far cessare la violenza sulle donne e non solo su di esse, per costruire un futuro di tolleranza e di pace.

Nel finale, tre testimonianze dirette di chi la violenza ha vissuto in prima persona, culminate nel racconto struggente di Giovanna Ferrari, madre di Giulia Galiotto, uccisa anni fa dal marito. Giovanna, autrice del libro “Per non dargliela vinta”, si è rivolta ad una platea di quasi trecento ragazzi con parole lucide, incisive, che resteranno senza ombra di dubbio nella loro memoria e nel loro cuore. La mattinata si è conclusa con un brano inneggiante alla vita, ed un Auditorium nel buio, illuminato da centinaia di luci oscillanti a tempo, il tempo di Gener-are un mondo nuovo.

 

















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