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A Modena un progetto di rete sui giovani caregiver

Scuola, Ausl e Terzo Settore insieme per i ragazzi che si prendono cura dei propri familiari adulti: “uno sguardo oltre l’invisibilità”

da sin Boccaletti, Guiducci, Rolli, Brescianini, Pifferi

Giovani, sì, ma già attenti e responsabili come adulti, o forse di più. Non sono pochi i ragazzi che in famiglia si prendono cura assiduamente di un familiare bisognoso di assistenza con impatti anche importanti sulla propria vita quotidiana. Può essere un fratello, un genitore, un parente, affetto per esempio da disabilità fisiche o mentali, da malattie terminali o croniche, o da dipendenze o altre condizioni che richiedono assistenza, supporto o supervisione.

Prende spunto da queste situazioni delicate, e gli ultimi dati disponibili in materia, il progetto “Al fianco dei Giovani Caregiver: uno sguardo oltre l’invisibilità” promosso dalla Direzione Socio-Sanitaria e dal Servizio di Psicologia Clinica dell’Azienda USL di Modena e costruito in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale di Modena e la Cooperativa ‘Anziani e non solo’ di Carpi, che vanta un’esperienza internazionale in tema di giovani caregiver.

Il progetto è stato illustrato questa mattina, lunedì 5 dicembre, presso la sede Ausl di San Giovanni del Cantone alla presenza della Direttrice dei Servizi sociosanitari dell’Azienda USL di Modena, Federica Rolli; la referente del progetto Giovani Caregiver, Paola Guiducci; la Direttrice della Psicologia Clinica dell’Ausl di Modena, Giorgia Pifferi; Chiara Brescianini dell’Ufficio scolastico provinciale di Modena; e Federico Boccaletti, vicepresidente della Cooperativa ‘Anziani e non solo’.

Secondo le ultime statistiche europee almeno il 7-8% dei ragazzi nel continente ha responsabilità di cura e anche una recente indagine su oltre 1000 adolescenti in Emilia-Romagna e Marche segnala una presenza di giovani caregiver pari al 20,4% del campione. Luogo cardine del percorso progettuale saranno le scuole, luogo privilegiato per lavorare su questo tema, poiché gli insegnanti, se adeguatamente formati, possono svolgere un ruolo fondamentale nell’identificazione precoce e nel supporto alla conciliazione cura – attività scolastica.

Il progetto sui Giovani caregiver prevede più step, che avranno inizio già questo mese. Il 12 e 15 dicembre, infatti, è in programma il primo evento formativo online (in due edizioni per permettere un’ampia adesione) rivolto a personale scolastico ed extra-scolastico delle scuole secondarie di II grado della provincia di Modena, psicologi degli sportelli di ascolto, e altro personale individuato dall’Ausl. Sarà l’occasione per approfondire la tematica e le problematiche in ambito scolastico, ascoltare la testimonianza diretta di un giovane caregiver e, a seguire, della prof.ssa Alessandra Prati dell’Ufficio scolastico provinciale di Cesena dove è già partita un’esperienza analoga.

Nella prima parte del 2023, tra gennaio e maggio, si entrerà poi nel vivo del percorso con una serie di eventi in presenza per co-progettare gli interventi da avviare nelle scuole che avranno aderito al percorso. Prima dell’estate, sarà poi organizzato un incontro per fare un primo bilancio dei progetti avviati nelle varie scuole, con un coinvolgimento diretto degli studenti.

“Il progetto Giovani Caregiver, promosso da AUSL di Modena in collaborazione con i Servizi sociali ed approvato in Conferenza territoriale socio sanitaria, prevede la realizzazione di alcune attività trasversali a valenza provinciale una di queste riguardava percorsi formativi e di sensibilizzazione sul tema del riconoscimento della figura del caregiver – afferma la Direttrice dei Servizi sociosanitari dell’Azienda USL di Modena, Federica Rolli -. Nel 2021 abbiamo concentrato la nostra attenzione sui caregiver adulti decidendo di aprire, nel 2022, lo sguardo verso il mondo dei giovani careviger. La collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale di Modena e la Cooperativa ‘Anziani e non solo’ di Carpi ci ha permesso di ideare il percorso formativo presentato oggi e che ritengo possa essere un primo tassello del modello integrato che anche il DM 77/22 prefigura come centrale nei servizi territoriali”.

“Abbiamo sostenuto con convinzione l’iniziativa formativa di supporto ai Giovani Caregiver promossa dall’Azienda Sanitaria Locale di Modena – spiega la Vicaria dell’Ufficio scolastico provinciale di Modena, Maria Teresa Figliomeni* -. Siamo consapevoli della delicatezza della tematica, del profondo impatto nelle vite e nella crescita degli studenti delle nostre scuole di situazioni di dolore personali e delle persone care a loro vicine che impattano sulla levità dell’età, impegnando tempi, menti e cuori dei giovani. L’iniziativa progettuale intende sostenere la conoscenza del fenomeno e fornire alle scuole, nel rispetto del quadro ordinamentale vigente e senza formalismi, strumenti di sensibilizzazione e di approfondimento in chiave esperienziale a partire dalle testimonianze e dalla condivisione di materiali”.

“Dal 2012 la nostra cooperativa si occupa di giovani caregiver e cerca di aumentare l’attenzione dei professionisti dei settori sanitario, sociale e educativo rispetto ai bisogni specifici di questo gruppo di adolescenti e su come possono essere supportati – aggiunge Federico Boccaletti, vicepresidente della Cooperativa ‘Anziani e non solo’ -. In questo contesto, la scuola assume chiaramente un ruolo centrale: sia in quanto luogo in cui i giovani caregiver possono essere intercettati, sia perché sostenere la conciliazione tra impegni di cura e impegni scolastici è essenziale per costruire un futuro positivo per questi ragazzi.  Siamo quindi molto felici che l’Azienda USL abbia deciso di farsi promotrice di questo progetto di formazione e che vi sia stato il pieno sostegno dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Modena”.

















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