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Gli affreschi “ritrovati” a Palazzo dei Pio

Sabato 17 visite guidate e dal 18 apertura libera

Si sono conclusi gli interventi di restauro pittorico sugli affreschi di due sale dell’Appartamento nobile di Palazzo dei Pio: la quattrocentesca “Sala della Dama” e la “Cappella dei Pio”, decorata da Bernardino Loschi nei primissimi anni del Cinquecento. Un delicato lavoro che, insieme agli interventi conservativi di recupero delle decorazioni a seguito dei danni del sisma del 2012, è stato accompagnato dalla pulitura degli affreschi con la rimozione delle ridipinture e delle vernici dei restauri di inizio Novecento che hanno portato alla scoperta di particolari e dettagli preziosi quanto inediti sui quali è iniziata un’attività di ricerca.

Nella giornata di sabato 17 dicembre dalle ore 15 alle 18 sono state organizzate alcune visite guidate per godere in anteprima delle decorazioni che torneranno definitivamente accessibili al pubblico da domenica 18 dicembre. Le visite, per gruppi di massimo 20 persone, inizieranno alle ore 15, alle ore 15:45, alle ore 16:30 e alle ore 17:15. Prenotazione obbligatoria da lunedì 12 dicembre al link www.comune.carpi.mo.it/prenota-eventi/museipalazzopio-visiteguidate/.

 

SALA DELLA DAMA

La Sala della Dama, collocata nella Torre del Passerino, è una delle più conosciute del Palazzo, con la sua caratteristica decorazione, datata alla metà del Quattrocento. Citata come camera cubicularia (stanza da letto), presenta sulle pareti il ritratto di una dama, a cavallo e sotto un baldacchino. Sulla volta a crociera, impreziosita da pigne dorate su fondo rosso, sono ritratti dentro mandorle un uomo e una donna in trono, forse due sposi.

 

CAPPELLA DEI PIO

Ambiente di piccole dimensioni dal decoro tipicamente rinascimentale, la cappella è formata da una navatella rettangolare con volta a crociera e da un vano quadrato con cupola che funge da presbiterio. Gli affreschi coprono tutte le pareti e le volte e riportano episodi della vita di Cristo e di Maria, a cui è dedicata la cappella, realizzati entro il 1511 da Bernardino Loschi secondo modelli stilistici che si rifanno alla tradizione pittorica tardo quattrocentesca lombarda, mantegnesca in particolare. Di notevole interesse, la scena con il principe Alberto III Pio, dedicatario della cappella, e altri personaggi di corte, affrescata nella parete ovest della cappella; i quattro medaglioni in terracotta invetriata a bassorilievo raffiguranti gli Evangelisti, opera di Andrea della Robbia.

















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