Il Consiglio comunale di Reggio Emilia ha approvato la delibera per il decentramento delle funzioni catastali al Comune nella sua più ampia formulazione (cosiddetta opzione C). Si prevede, in sintesi, il trasferimento al Comune della consultazione della Banca dati catastale per il rilascio di visure e certificati; l’aggiornamento della stessa Banca dati; la riscossione dei tributi per i servizi prestati, l’accettazione e verifica degli atti di aggiornamento del catasto di fabbricati e terreni con la possibilità di un confronto diretto fra le dichiarazioni tecniche e gli atti urbanistici di pertinenza del Comune.
Anche a Reggio, quindi, tali funzioni vengono trasferite con convenzione dall’Agenzia del territorio al Comune, come già avvenuto per oltre il 70 per cento delle Amministrazioni comunali italiane.
“Abbiamo assistito – ha detto il sindaco Graziano Delrio a conclusione del dibattito – a un confronto consiliare spesso non di merito, ma di provocazione reiterata. Vorrei quindi sgombrare il campo da alcuni equivoci che possono essersi ingenerati. Prima di tutto, esprimo il massimo rispetto per la professionalità dei tecnici dell’Agenzia del territorio. Da parte della Giunta comunale non vi è stato e non vi è alcuna volontà di porre ombre sull’operato dell’Agenzia di Reggio Emilia. Con l’atto deliberato oggi si procede semplicemente all’applicazione del principio di sussidiarietà, come previsto dal Dpcm del 14 giugno scorso”.
“Vorrei inoltre sgombrare il campo – ha aggiunto il sindaco Delrio – da timori riguardo a un paventato inasprimento della pressione fiscale legata alle rendite. Non si paventa alcun inasprimento in tal senso. Non ci sfugge la legittima preoccupazione dei lavoratori riguardo alle garanzie occupazionali, la Giunta non è certo indifferente a tale argomento, la cui valenza non è però tale da inficiare la fondatezza della delibera oggi al voto del Consiglio”.
La delibera è stata approvata con 24 voti a favore (Ulivo per il Partito democratico, Rifondazione comunista, Pdci, Italia dei Valori, Costruire Reggio); quattro astenuti (i consiglieri della Margherita per l’Ulivo Colosimo e Fornaciari; Zini del gruppo Misto e il consigliere dell’Ulivo per il Pd, Scarpino); nove contrari: An, Forza Italia, Udc, Lega Nord, il consigliere Malato del gruppo Misto-Udeur e i consiglieri Monducci (Gente di Reggio) e Rangone (Laboratorio per Reggio).
La delibera è stata emendata, su proposta dello stesso consigliere Scarpino, che aveva presentato, nella seduta di lunedì scorso, 62 emendamenti. Tre gli emendamenti approvati già lunedì. Oggi altri 29 emendamenti sono stati raggruppati in un’unica soluzione, un “maxi emendamento” che ha ottenuto 15 voti favorevoli, due contrari (Fantini del gruppo Misto e De Lucia dell’Ulivo per il Pd) e sette astenuti: Pdci, Verdi, Zini del gruppo Misto e Rinaldi dell’Ulivo per il Pd.
I rimanenti emendamenti sono stati ritirati.