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Modena, una targa per Virginia Reiter

La dedica all’attrice modenese in una targa affissa sulla sua casa in via Rua Muro in occasione del 160° anniversario della nascita

da sx: Franca Ferrari, commissione Toponomastica; l’assessore Andrea Bosi; il sindaco Gian Carlo Muzzarelli; Anna Reiter, l’assessore Andrea Bortolamasi

“Qui visse nell’arte, musa di grandi autori e prima donna capocomica”. La dedica è a Virginia Reiter, attrice modenese, tra le maggiori personalità artistiche modenesi e italiane di inizio Novecento, ed è riportata sulla targa che è stata apposta questa mattina, martedì 27 dicembre, sulla casa dove ha vissuto in via Rua Muro 52.

La targa è stata scoperta dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, nel corso di una breve cerimonia alla quale sono intervenuti l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi e Anna Reiter, nipote ed erede dell’artista.
La targa è stata collocata in occasione del 160° anniversario della nascita dell’attrice, avvenuta a Modena il 16 gennaio 1862, ricorrenza celebrata anche nel corso dell’anno e in particolare lo scorso settembre nell’ambito della 17ª edizione del Premio “Virginia Reiter” che premia ogni due anni la miglior attrice under 35 del panorama teatrale nazionale.
Contemporanea di Eleonora Duse e di Sarah Bernhardt, dalle quali era ammirata, interlocutrice di D’Annunzio e prima interprete di “La Lupa” di Giovanni Verga, Virginia Reiter era amata dal pubblico, non solo modenese e italiano, per la sua formidabile presenza scenica, la sua affascinante femminilità e per una voce che conferiva veridicità a ciascuna delle sue interpretazioni. Si distinse anche per la versatilità che le consentiva di passare con pari intensità dalla pochade alla tragedia. Si ritirò nel 1915, affinché́ il suo pubblico serbasse di lei “un ricordo non offuscato da nessuna nube”, e morì a Modena il 22 gennaio 1937.
Prima donna capocomica del teatro italiano, Reiter aprì alle attrici una via fatta di professionalità, di parità di genere, di apertura culturale, ecclettismo, e di una modernizzazione della figura e dei ruoli dell’attrice teatrale anticipatrice dello spirito dell’era del cinematografo.
Nel suo nome, il Premio Reiter, nato nel 1997 per volontà della famiglia d’origine, mette a fuoco l’importanza del mestiere dell’attrice e valorizza il talento espresso dalle nuove generazioni di artiste del teatro italiane ed europee.
Dal “Premio Virginia Reiter. Il lavoro dell’attrice”, nucleo generatore dell’intero corpus di eventi che portano il nome dell’attrice, nel 2013 nasce il Premio europeo Giuseppe Bertolucci, su impulso del fondatore del Virginia Festival Reiter, che è assegnato alla migliore attrice europea under 35. Nel 2020 nasce infine il Premio Europeo Giuseppe Bertolucci per la miglior giovane regista under 35. Attorno all’assegnazione di questi riconoscimenti si svolgono ogni anno numerosi eventi – spettacoli, mostre, letture, lectio, corsi – raggruppati nel format mutevole e cangiante del festival.

















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