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Novità nelle disposizioni per dipendenti e collaboratori del Comune di Modena

oltre ai comportamenti on line e all’attenzione per i Social “personali” anche il risparmio energetico

Spegnere la luce uscendo dall’ufficio o non esagerare con l’aria condizionata sono norme di buon senso, ma per i dipendenti e i collaboratori del Comune di Modena ora sono anche precisi doveri. Il tema del risparmio energetico, infatti, è stato inserito nel Codice di comportamento dei lavoratori che nei giorni scorsi è stato adeguato ad alcune novità normative, anche rispetto all’utilizzo delle tecnologie informatiche e dei Social media da parte dei dipendenti pubblici. Il provvedimento è stato approvato dalla giunta su proposta dell’assessore al Personale Gianpietro Cavazza e il nuovo testo entra in vigore dal 1 febbraio.

Il Comune già lo scorso anno, quando le indicazioni del Codice erano state estese a tutti i collaboratori dell’ente locale, aveva inserito una serie di precisazioni proprio sul corretto utilizzo delle strumentazioni informatiche e dei social media che ora sono state ulteriormente dettagliate. Mentre rispetto al risparmio energetico è stato introdotto un passaggio all’articolo 12 sul “comportamento in servizio” per specificare che è opportuno, appunto, spegnere le luci e disattivare i dispositivi elettronici quando si esce dall’ufficio al termine dell’orario di lavoro o per assenze prolungate. Il Codice, comunque, già prevedeva per dipendenti e collaboratori “la diligenza del buon padre di famiglia” nell’utilizzo dei beni dell’ufficio e per la riduzione dei consumi dei materiali, per il riciclo dei rifiuti e il contenimento dei consumi di energia.
L’attenzione alle nuove opportunità offerte dalle tecnologie, invece, è sottolineata nell’articolo 2 del Codice quando si sottolinea l’importanza della semplificazione e dell’orientamento all’innovazione nell’azione amministrativa e si sollecitano i dipendenti a proporre “metodologie di lavoro alternative, in una logica di digitalizzazione”
Lo scorso anno, con la diffusione dello smart working e delle riunioni on line, erano state inserite alcune indicazioni su come i dipendenti devono comportarsi sulle piattaforme, ora è stato introdotto uno specifico articolo (il 10) sull’utilizzo “in servizio delle strumentazioni informatiche, telefoniche e dei social media”, con apposite linee guida, mentre all’articolo 9 si richiama una norma generale sui comportamenti nei rapporti privati al di fuori nell’ambito lavorativo che devono essere tali “da non sollevare dubbi in ordine all’integrità, all’oggettività e all’indipendenza di giudizio necessarie ai fini dell’erogazione dei servizi alla comunità”.
All’articolo 11, invece, rimane esplicitato il comportamento da tenere quando si utilizzano i social media con account privato. In particolare, si sottolinea che bisogna comunque attenersi alle regole del Codice di comportamento, quando si può essere identificati come dipendenti o collaboratori del Comune, “tenendo conto che anche il contesto dello spazio virtuale è uno spazio pubblico”.
Non mancano suggerimenti puntuali: è bene precisare che le opinioni che si esprimono, come cittadino sul web, sono a titolo personale; è opportuno astenersi da giudizi sull’operato dell’ente “derivanti da informazioni assunte nell’esercizio delle proprie funzioni, che possano recare danno, anche di immagine, al Comune”; si evitino di postare considerazioni e commenti di scherno, denigratori, offensivi o volgari (anche foto e video) nei confronti delle istituzioni, così come di colleghe e colleghi. In ogni caso, non si possono pubblicare proprie immagini in cui si viene ritratti con simboli o fregi (o in divisa per chi la indossa) riconducibili all’Amministrazione se non con l’autorizzazione del proprio dirigente. E i dipendenti si devono astenere dal creare gruppi o pagine social che si riferiscano all’Amministrazione.
Nello stesso tempo, nei gruppi di messaggistica creati per motivi di servizio, è raccomandato ai dipendenti un utilizzo limitato ai fini istituzionali, seguendo le indicazioni del proprio dirigente.
Il Codice, inoltre, rispetto alla prevenzione della corruzione e alla trasparenza è coordinato con le linee guida adottate dall’Anac, l’Agenzia nazionale anticorruzione, ed è stato aggiornato all’introduzione del Piao, il Piano integrato di attività e organizzazione adottato nei mesi scorsi dal Comune.

















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