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A Reggio Emilia in primavera la riapertura del Parco del Legno grazie ai ‘Fiori ribelli’

Parco del Legno – firma accordo Fiori ribelli

Nuova vita per il parco del Legno di via Cecati, piccolo polmone verde alle porte del centro storico da qualche anno caduto in disuso e chiuso al pubblico. La scorsa settimana il Comune di Reggio ha infatti siglato un accordo d’uso temporaneo con la società floro-vivaistica Fiori ribelli per la gestione dell’area e la sua riapertura alla pubblica fruibilità.

Il parco, che copre una superficie verde di 10mila metri quadrati a ridosso del cimitero monumentale e del quartiere Gattaglio, dopo la cessazione della gestione da parte dell’associazione Legnolandia, risulta oggi in una stato di abbandono e incuria, con una vegetazione incolta che ne inibisce la fruizione degli spazi. Per questo l’Amministrazione ha avviato un progetto per la sua riqualificazione a cui ha risposto Fiori ribelli.

“La firma della convenzione con Fiori ribelli per la gestione e manutenzione di una porzione del Parco del Legno – dichiarano gli assessori alla Partecipazione Lanfranco de Franco e all’ambiente Carlotta Bonvicini – è un passo fondamentale per far rivivere questo luogo ormai abbandonato da molti anni, ma di grande interesse per i reggiani, a due passi dal centro. Grazie alla proposta fatta da Fiori ribelli e alle risorse messe a disposizione dall’Amministrazione comunale l’area sarà riqualificata e ospiterà iniziative ambientali, sociali e un’attività floro-vivaistica, a pochi metri da dove si trovavano un tempo le serre comunali. Nei prossimi mesi procederemo con la riapertura del parco, i lavori di riqualificazione e l’avvio delle attività condivise con la cittadinanza e le associazioni del quartiere. Ringraziamo tutti i partecipanti al Laboratorio di cittadinanza, in particolare genitori e insegnanti del nido Rodari che da tempo sollecitano una nuova sistemazione e utilizzo dell’area verde”.

Nello specifico, l’accordo con Fiori ribelli prevede la concessione in uso temporaneo gratuita e in esclusiva di 2.500 metri quadrati di parco per l’avvio di un’attività commerciale floro-vivaistica, a fronte di opere di cura, pulizia e apertura dell’intera area verde. Fiori ribelli realizzerà infatti al parco del Legno un vivaio etico, specializzato nella coltura di rose, erbacee perenni, piante aromatiche e officinali. È prevista anche la realizzazione di un piccolo orto biologico, per dare un’idea immediata ai visitatori di come coltivare anche in un piccolo spazio domestico gli ortaggi per il proprio fabbisogno. Il vivaio sarà un’attività produttiva e commerciale, ma anche culturale, un luogo in cui Fiori ribelli hanno intenzione di organizzare corsi, laboratori ed eventi che possano incentivare la trasmissione di una relazione più etica e rispettosa con l’ambiente, promuovendo un modello di biodiversità, improntato al rispetto dei cicli della natura e a diffondere il messaggio che anche il verde privato è un atto sociale, un patrimonio di benessere comune. Partendo dal concetto di verde come bene comune, il progetto sociale di Fiori ribelli prevede infatti al parco del Legno uno spazio inclusivo e accessibile a tutti, da mettere a disposizione di associazioni, scuole, cooperative sociali e cittadini per incontri e laboratori didattici con la comunità del quartiere e della città, promuovendo percorsi di inclusione sociale, interventi di cura e sostegno dell’ambiente e sperimentando forme di socializzazione attiva e creativa.

La realizzazione delle attività di Fiori ribelli e la creazione del vivaio, la cui apertura al pubblico è prevista per la primavera del 2023, si inseriscono nel più ampio progetto di recupero e valorizzazione dell’intero parco, a cui potranno contribuire anche altri soggetti sulla base di quanto emergerà dal Laboratorio di quartiere in corso di svolgimento nell’ambito del progetto “Qua_quartiere bene comune”. A fianco del progetto di riqualificazione, il Comune ha infatti dato avvio a un percorso di pubblico confronto per l’animazione sociale e culturale dell’area per cui, nella parte che non è oggetto di affidamento esclusivo ai Fiori ribelli, potranno essere accolti ulteriori progetti di carattere sociale, culturale, didattico. In attesa dello sviluppo di tali iniziative, da primavera l’area sarà comunque aperta al pubblico e completamente fruibile per trascorrere del tempo in mezzo al verde.

 

















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