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A Bologna nasce il Comitato di impulso e monitoraggio per l’amministrazione condivisa

Dopo la ratifica del nuovo Patto per l’amministrazione condivisa lo scorso ottobre 2022, si aggiunge un altro importante tassello al percorso di Bologna verso l’amministrazione condivisa.

La Giunta, nell’ultima seduta, ha infatti approvato la delibera che dà vita al Comitato di impulso e monitoraggio (CIM), un nuovo organo collegiale a sostegno dell’implementazione di obiettivi, valori e strumenti sottoscritti nel Patto.

Si tratta di uno degli esiti del percorso Un Patto con il Terzo Settore, laboratorio civico attivo da febbraio 2022.
L’obiettivo è favorire sempre di più una collaborazione efficace tra Amministrazione pubblica, enti del Terzo Settore, reti civiche, cittadinanza attiva e altri soggetti cittadini, nella realizzazione del cambiamento culturale e amministrativo perseguito dalla città.

Il Comitato avrà il compito di coordinarsi con assessori e delegati del Sindaco competenti per materia, con la Conferenza dei Presidenti di Quartiere e con le specifiche Consulte istituite dal Consiglio comunale per monitorare e favorire la realizzazione degli impegni del Patto in ogni ambito, settore e politica dell’Amministrazione.
Inoltre, promuoverà il coinvolgimento di istituzioni, enti pubblici e privati, organizzazioni e alleati che a vario titolo potranno apportare competenze e contributi preziosi al raggiungimento degli obiettivi del Patto e al consolidamento dell’amministrazione condivisa.
Compito del Comitato sarà anche di elaborare un sistema di valutazione di impatto sociale che miri a misurare il valore sociale ed economico generato dal Patto e dalla programmazione e progettazione condivisa.
Infine, promuoverà percorsi formativi e informativi rivolti al Terzo Settore, alla pubblica amministrazione e a tutti soggetti coinvolti nella realizzazione delle attività previste dal Patto, con l’obiettivo di costruire un sistema omogeneo di strumenti e competenze sull’amministrazione condivisa, con una particolare attenzione alla rendicontazione e alla comunicazione accessibile.

“Abbiamo deciso, dopo otto intensi anni di utilizzo del modello dell’amministrazione condivisa, non solo di aggiornare e ampliare la normativa regolamentare in materia, ma anche di rendere strutturale l’amministrazione condivisa perché crediamo che solo questo modello possa consentirci finalmente non più semplicemente di lenire i problemi ma di lavorare insieme alla cittadinanza e alle associazioni sulle cause e su risposte nuove, mettendo quindi in campo, finalmente, azioni trasformative della società.” – commenta Erika Capasso, delegata del Sindaco alle Politiche per il terzo settore, che aggiunge: “Per poterlo fare dobbiamo metterci tutti e tutte in gioco e rimboccarci le maniche, con responsabilità ma anche con entusiasmo e coraggio, imparando metodi nuovi di relazione e di lavoro che siano sempre più collaborativi e meno competitivi per quanto riguarda il mondo del Terzo settore, sempre più volti all’ascolto e alla collaborazione per quanto riguarda l’Amministrazione comunale. In questo senso va l’istituzione del Comitato d’impulso e monitoraggio nello sperimentale e rendere strutturale questo nuovo metodo di lavoro”.

Rossella Vigneri, portavoce del Forum Terzo Settore di Bologna commenta così questo ulteriore passo in avanti raggiunto: “Mai come oggi abbiamo la responsabilità di rimettere al centro le persone e i loro bisogni, di costruire insieme politiche efficaci capaci di contrastare le disuguaglianze che crescono e minacciano il futuro delle persone. Questa responsabilità ricade sulle amministrazioni pubbliche così come sugli enti di terzo settore, sui centri di ricerca, le imprese, le reti civiche e tutti quei soggetti che possono contribuire al benessere delle città. Da questo punto di vista il Comitato di impulso rappresenta un osservatorio per l’attuazione dell’amministrazione condivisa e partecipata e una ‘piattaforma abilitante’ che mette in dialogo i vari attori facendo leva sugli strumenti della co-programmazione e della co-progettazione. La vera sfida adesso è rendere operativo il Patto che come Forum abbiamo contribuito a scrivere”.

Il Comitato avrà durata biennale, con possibilità di rinnovo per altri due anni. Sarà presieduto dalla delegata del Sindaco alle Politiche per il terzo settore e sarà formato da un rappresentante del Forum metropolitano del terzo settore, due rappresentanti dei soggetti della cittadinanza attiva – dei quali uno verrà estratto dall’elenco dei Patti di collaborazione e uno verrà estratto dall’elenco delle Libere forme associative al 31 dicembre 2022- un rappresentante del Centro servizi per il volontariato, un dirigente o funzionario dell’Amministrazione comunale, un rappresentante del Comitato scientifico del percorso Un Patto con il Terzo Settore, un rappresentante cittadino delle Case di Quartiere, un rappresentante della Città metropolitana, un rappresentante delle Consulte comunali di Bologna e un rappresentante della Fondazione per l’Innovazione Urbana.

La scelta dei due rappresentanti dei soggetti della cittadinanza attiva avverrà attraverso un meccanismo di estrazione fra coloro che avranno risposto alla manifestazione d’interesse mediante avviso pubblico pubblicata dall’Area Quartieri, Amministrazione Condivisa, Terzo Settore e Cittadinanza attiva del Comune di Bologna.
L’avviso è disponibile sul sito del Comune nella sezione ‘Concorsi, avvisi e bandi di gara’ e denominato ‘Manifestazioni di interesse per la selezione di n.2 componenti del comitato di impulso e monitoraggio (CIM)’e la scadenza per presentare la propria manifestazione di interesse è il 22 febbraio 2023.

Nelle prossime settimane verranno nominati i rappresentanti dei membri fissi del Comitato e verrà convocata la prima seduta in cui si lavorerà al documento di funzionamento interno.
A partire da marzo, una delle prime azioni del nuovo Comitato di Impulso e Monitoraggio sarà definire un percorso di formazione promosso da Amministrazione e Forum del Terzo Settore sul Nuovo Regolamento dei Beni Comuni e il Patto per l’amministrazione condivisa, che sarà esisto di un percorso di co-progettazione aperto ai soggetti cittadini attivi in città nell’ambito della formazione.

















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