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Assemblea generale Confcooperative terre d’Emilia

Braglia: “La cooperazione perno della comunità”

«Complimenti e buon lavoro a Matteo Caramaschi, nuovo presidente di Confcooperative terre d’Emilia e ai vicepresidenti Daniele Ravaglia e Carlo Piccinini. La cooperazione è fondamentale per lo sviluppo e la crescita del territorio locale, grazie ad una presenza solida e consolidata in tutti i distretti produttivi della provincia di Modena, come quello agroalimentare, tessile, manifatturiero, ceramico, biomedicale e automotive, senza dimenticare il terzo settore, il turismo e le tante realtà produttive che hanno reso la nostra terra un’eccellenza nel mondo».

Con queste parole, il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia ha commentato la prima assemblea generale di Confcooperative terre d’Emilia,  nata dalla fusione delle associazioni di rappresentanza delle imprese cooperative di Bologna, Modena, Reggio Emilia, per dare vita a una nuova organizzazione di rappresentanza e servizi per oltre 640 realtà cooperative associate con 135 mila soci e 47 mila lavoratori.

Per Braglia «i distretti produttivi del territorio, per “funzionare” al meglio, hanno bisogno di condizioni favorevoli e questo è compito delle istituzioni, che devono mettere le imprese e le cooperative nelle migliori condizioni di sviluppo, così da garantire una tenuta del tessuto sociale, che sia in grado di ammortizzare i rallentamenti e di agevolare la crescita. In quest’ottica, la Provincia di Modena – continua Braglia – è quotidianamente impegnata nel miglioramento  della rete delle infrastrutture, sia dei suoi 917 chilometri di strade che dello sviluppo della mobilità dolce e su ferro, oltre a fare rete con le amministrazioni locali supportando i Comuni nei piani di sviluppo territoriale e di pianificazione, perché  fare rete è l’unico modo che oggi possa farci uscire a testa alta da questo periodo di crisi, non solo economica, ma anche sociale. La nostra è una terra che ha tremato dieci anni fa, che ha sofferto per il Covid, per la crisi energetica e che ha saputo reagire con determinazione e coesione e in questo il mondo cooperativo è un esempio per tutti».

Tra gli obiettivi della neonata Confcooperative terre d’Emilia c’è quello di essere vicina alle cooperative e alle imprese sociali per sostenere il loro percorso di crescita, innovazione, sostenibilità e di essere riferimento delle Comunità locali per proiettarvi la cultura della equità, della coesione e della intrapresa economica centrata sulla persona e il suo sviluppo integrale.

















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