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Il futuro della politica regionale dell’UE per Emilia-Romagna, Assia, Nuova Aquitania e Wielkopolska

Calvano: “Le Regioni sono il livello di governo più adeguato a coordinare la programmazione integrata”

Paolo Calvano, Elisa Ferreira

Insieme, per ragionare e confrontarsi sul futuro della politica regionale nell’Unione Europea. Quattro Regioni, strette da una partnership storica – Emilia-Romagna, Assia (Germania), Nuova Aquitania (Francia) e Wielkoposka (Polonia) – si sono incontrate oggi a Bruxelles, nella Multi Region House 21, alla presenza di Elisa Ferreira, commissaria europea per la Coesione e le Riforme.

Al dibattito con la commissaria hanno partecipato Marek Woźniak, presidente della Regione Wielkopolska; Uwe Becker, segretario di Stato per gli Affari Europei dell’Assia; Paolo Calvano, assessore ai rapporti con l’Ue della Regione Emilia-Romagna; Isabelle Boudineau, consigliera regionale incaricata di Europa e Cooperazione europea della Nuova Aquitania. All’ordine del giorno, la transizione industriale, la resilienza dei territori e il protagonismo delle Regioni.

L’assessore Calvano ha condiviso il lavoro che la Regione Emilia-Romagna già svolge in tema di programmazione dei fondi strutturali, inserita nel quadro della strategia regionale al 2050, il cosiddetto Patto per il lavoro e per il clima, costruito e firmato da oltre 60 soggetti, che contiene obiettivi strategici regionali.

L’Emilia-Romagna, ha ricordato l’assessore, dispone di oltre 2 miliardi di euro di fondi strutturali (1 miliardo per il Fesr e 1 miliardo per il Fse+) e ha già avviato bandi che impegnano oltre il 40% del totale delle risorse per fornire risposte adeguate anche all’attuale crisi energetica. Grazie a un sistema di monitoraggio regionale, emerge come il territorio dell’Emilia-Romagna benefici già oggi di quasi 7 miliardi di euro di NextGenerationEU, tradotto nel PNRR; il Piano è stato redatto con un coinvolgimento piuttosto limitato delle Regioni italiane ed è gestito a livello centrale. L’Emilia-Romagna gestisce ad oggi solo il 9% del totale delle risorse.

“Gli oltre 2 miliardi di euro di fondi strutturali e i 7 miliardi di euro del PNRR sono fondamentali per costruire il futuro della nostra regione- ha affermato Calvano-. Risorse che abbiamo saputo attrarre e che ora rappresentano una grande sfida, anche attraverso l’armonizzazione dei fondi- ha precisato l’assessore-. Nella prossima revisione del quadro finanziario pluriennale, su cui la Commissione europea dovrebbe presentare una proposta prima dell’estate- ha proseguito- dev’essere confermato e rafforzato l’investimento europeo nella politica di coesione, così come sulle politiche europee, più in generale, è fondamentale il ruolo delle Regioni. L’esperienza- ha concluso Calvano- ci dimostra che le Regioni sono il livello di governo più adeguato a coordinare questa programmazione integrata”.

















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