Una ventina di studenti e precari del collettivo ‘Open the space’ è entrato questa mattina alle 10 nello stabile situato al civico 86 di via Stalingrado a Bologna. Al gruppo di giovani appartengono anche alcuni ragazzi del Livello 57, il centro sociale di via Muggia chiuso da diversi mesi.
“Abbiamo aperto alla città uno spazio che era molto degradato, pericoloso oltre che luogo di prostituzione” spiega Rosario Picciolo del Livello57, anticipando che “per una settimana resteremo in
assemblea permanente dalle 17 in poi per programmare le attività dello spazio che saranno rivolte in particolare ai precari, ai migranti e ai bambini, visto che questo un tempo era un asilo”.
L’occupazione, conclude Picciolo, “è una risposta alla carenza di spazi sociali e di aggreggazione, ma anche alle pressioni da parte della giunta Cofferati su quelli che c’erano e che oggi non ci sono più”.