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Maltempo, le maggiori criticità nel ravennate e nel bolognese

In azione i mezzi e i tecnici della Protezione civile, insieme ai Vigili del fuoco, all’esercito e alle Forze dell’ordine

Sono gravi le conseguenze del maltempo, soprattutto in Romagna. Il Sillaro, tracimando, ha causato due rotte dell’argine: la più grande si è verificata a Massa Lombarda (Ravenna), dove in via Merlo – a valle di Portonovo -, sono in corso da ieri le operazioni di chiusura. A Faenza l’esondazione del Lamone ha provocato l’allagamento nell’area Borgo Durbecco e della zona esterna dell’abitato, nella parte pedecollinare. Osservata speciale, al momento, la zona di Bagnacavallo,che rientra tra le situazioni più critiche per l’evolversi degli allagamenti.

A Castel Bolognese un signore di 80 anni è deceduto travolto dall’acqua mentre in bici percorreva una zona interdetta alla circolazione, dopo la fuoruscita del Senio. Due i dispersi per una frana che si è abbattuta su un’abitazione, a Fontanelice.

Numerose le evacuazioni: la più significativa a Faenza, 250 persone, poi Castel Bolognese e Conselice, circa 60 ciascuna, più altre con numeri inferiori.

Intanto, dopo ben 48 ore di pioggia ininterrotta, le precipitazioni – queste le previsioni – sono in esaurimento entro il mezzogiorno di oggi.

“Poco fa ho sentito al telefono la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ringrazio per la vicinanza che ha espresso all’Emilia-Romagna e alle comunità colpite- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Insieme alla vicepresidente Irene Priolo, siamo in contatto costante con il Governo e la Protezione civile, e siamo già al lavoro per chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale: faremo tutto ciò che serve per garantire assistenza e sostegno alle persone coinvolte, per i danni e le conseguenze del maltempo che si è abbattuto sulla nostra regione, in particolare la Romagna”.

Il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, sta intanto arrivando a Bologna, da dove partirà per un sorvolo sulle zone maggiormente colpite insieme alla vicepresidente Priolo.

Prosegue nel frattempo il monitoraggio della situazione causata dalle abbondanti precipitazioni.

Nel comune di Imola, il sormonto del canale di Correcchio ha causato l’allagamento di Sasso Morelli e Sesto Imolese. Sempre a Sesto Imolese, un fontanazzo stamattina ha generato un’altra rottura arginale.

E sempre nel bolognese, una rotta si è verificata stamattina in seguito al sormonto del Quaderna. Lungo il Gaiana, la rottura di un trafilamento sta generando allagamenti in un’area comunque scarsamente abitata tra il corso d’acqua, il Quaderna stesso e la strada statale.

A Molinella, a causa di una rottura dell’argine per tracimazione, l’acqua sta andando verso l’abitato di Selva Malvezzi; si sta valutando la necessità di evacuare i residenti della zona.

Un’abitazione in via Casolana è coinvolta dalla frana a Fontanelice, dove un dissesto ha chiuso la Provinciale 33: si cercano due persone disperse. Sul posto è arrivato l’elicottero di Ravenna, che sta portando le squadre di soccorso alpino per recuperare i residenti dell’abitazione.

Numerosi i dissesti segnalati lungo viabilità comunale e provinciale nel bolognese, modenese e ravennate. Chiusa la strada della Gardelletta.

Nel ravennate, a Faenza, come detto, per l’esondazione del Lamone è allagata la zona esterna dell’abitato, nella parte pedecollinare, e in città a Borgo Durbecco.

Critica la situazione a Boncellino in comune di Bagnacavallo. Sono già iniziate le operazioni di ricostruzione dell’argine con la posa di massi ciclopici. Allagamenti interessano anche il territorio di Conselice, causata dalla rotta dell’argine del Sillaro.

Tutta la macchina della protezione civile continua a essere attiva con il Cor regionale aperto dalla scorsa notte a Bologna, così come le Sale operative unificate attivate dalle prefetture delle provincie di Bologna, Ravenna, Modena, Reggio Emilia e Forlì Cesena.

Lo stesso i Centri operativi comunali, oltre ai volontari, i Vigili del fuoco, con mezzi e uomini arrivati anche da altre regioni, esercito e forze dell’ordine, polizia locali. Riuniti stamattina sia il Centro coordinamento soccorsi dalle Prefettura di Ravenna, in sede permanente unificata con il Centro operativo comunale, che quello di Bologna.

Il presidente Bonaccini, che ha annullato gli appuntamenti di oggi, segue la situazione in tempo reale insieme alla vicepresidente con delega alla Protezione civile, Priolo, e al sottosegretario alla presidenza della Giunta, Davide Baruffi, entrambi questa mattina al Cor di viale Silvani a Bologna.

“Siamo vicini alle persone e alle comunità colpite- ribadiscono Bonaccini e Priolo- e vogliamo fare tutto ciò che serve per loro. Così come esprimiamo le nostre condoglianze per la persona deceduta, stringendoci ai familiari. E il grazie va ai sindaci e a tutti coloro che da ore e ore si stanno adoperando per portare aiuto a chi ha bisogno e sta gestendo evacuazioni e misure di emergenza”.

Sono 183 i volontari dei Coordinamenti di Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini che stanno già raggiungendo le località più colpite. I referenti delle colonne mobili delle Regioni Marche, Toscana, Lombardia, Veneto e Liguria stanno svolgendo sopralluoghi con i tecnici dell’Agenzia regionale per la Scurezza territoriale e la Protezione civile, per attivare squadre e mezzi di supporto in particolare nel ravennate.

La situazione meteo

Dopo 48 ore di pioggia ininterrotta, le precipitazioni – queste le previsioni, valide fino alle 17– sono in esaurimento entro il mezzogiorno di oggi.

Nella fascia pedecollinare, la pioggia caduta al suolo ha toccato in varie stazioni oltre 200 millimetri, superando i livelli di allarme e i massimi storici mai registrati. Il fiume Senio e il Lamone hanno fatto registrare in alcune sezioni livelli al colmo, prossimi al massimo misurabile dagli strumenti esistenti.

Nel bolognese, ad esempio, nella sezione di Le Taverne a Fontanelice – nel bacino del Santerno – si sono registrati 209 millimetri di pioggia in 24 ore; San Ruffilo 129 millimetri di pioggia, con tempo di ritorno 284 anni; a Madonna dei Fornelli 132 millimetri, con tempo di ritorno di 107 anni.

Nel ravennate, a Casola Valsenio si sono registrati 174,8 millimetri; a Monte Albano 185 millimetri.  A Monte Romano, nel bacino del Lamone, 135 millimetri con tempo di ritorno di 47 anni. Nella sezione di Trebbio, 193 millimetri di pioggia.

La nuova allerta

Permane allerta rossa fino alla mezzanotte di domani nelle aree centro orientali della regione, in particolare nel bolognese e in Romagna, a causa degli estesi allagamenti presenti e delle criticità idrauliche e idrogeologiche. Sul resto della regione, allerta arancione sull’Appennino riminese; gialla nell’Appennino tra Reggio e Modena, nella pianura modenese e nel ferrarese.

















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