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Maltempo, Copagri: nuovo sopralluogo della confederazione nelle aziende alluvionate dell’Emilia-Romagna

Battista, nelle campagne la situazione resta critica; servirà ancora qualche giorno per capire reale stato salute piante

“A distanza di diversi giorni dalla drammatica alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, resta ancora molto complesso effettuare una accurata stima dei danni all’agricoltura, anche se guardando alle decine di migliaia di ettari di terreni ancora sommersi appare evidente che la situazione è ancora critica”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista, che insieme al vicepresidente Giovanni Bernardini e al presidente della Copagri Emilia-Romagna Alberto Benetti ha effettuato un nuovo sopralluogo in alcune aziende associate dell’Emilia-Romagna, duramente colpite dal maltempo.

“Parliamo di centinaia di migliaia ettari di terreni che sono stati allagati, situati in zone particolarmente ricche di frutteti, vigneti e allevamenti, ma anche di produzioni di cereali, sementiere e orticole, tutte colture ad alto reddito e dal forte impatto occupazionale”, ricorda il presidente, ad avviso del quale “il positivo e pronto intervento del governo, che col ‘DL Alluvioni’ ha stanziato circa due miliardi di euro, purtroppo da solo non basterà a indennizzare le ingenti perdite economiche subite dal Primario regionale”.

“Quando si parla dei danni, infatti, oltre al calcolo di quelli derivanti dal mancato reddito, bisogna guardare ai costi da sostenere per sradicare e smaltire le piante, ma anche alle spese, ben più significative, legate al loro reimpianto; ad aggravare la situazione c’è il fatto che i terreni sono ricoperti da una spessa coltre di limo e argilla, che sta soffocando le radici delle piante, intrappolando l’acqua sotto di esse”, prosegue Battista, secondo cui “è urgente dissodare i terreni, così da riportarli a uno stato produttivo”.

“Quanto agli alberi e alle viti che hanno resistito allo stress di questi giorni, è bene precisare che servirà ancora qualche giorno per capire se è andato perso ‘solo’ il raccolto in campo, oltre eventualmente alle attrezzature e agli impianti, o anche le future stagioni, fatto questo che aprirebbe prospettive ben diverse e decisamente più nefaste per i produttori agricoli”, aggiunge il presidente della Copagri.

Durante il sopralluogo sono state visitate: l’Azienda Fratelli Zoli, situata nel ravennate, che ha circa 100 ettari sott’acqua e almeno 600mila euro di danni (400mila solo di mancati ricavi); l’Azienda Fratelli Donati, sempre del ravennate, che ha oltre 30 ettari e perdite stimate che superano i 100mila euro; l’Azienda Miserocchi di Ravenna, che per proteggere la città e le abitazioni ha allagato e perso completamente ben 25 ettari di frutteti e ortaggi; il Frutteto Pretolani Stefano di Forlì, dove sono andati distrutti 17 ettari di frutteti, in particolare pesche e albicocche, con almeno 200mila euro di danni legati al mancato raccolto, senza contare gli impianti da rifare e le perdite sul lungo periodo; la Società Agricola La Scaina dei Fratelli Corbara di Cesena, dove dei 35 ettari di orticole, principiamento asparagi e ortaggi, oltre la metà sono finiti sott’acqua, con danni stimati nell’ordine dei 300mila euro.

















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