Ritorna oggi all’uso per riunioni e iniziative pubbliche la sala Zodiaco di palazzo Malvezzi, recentemente restaurata. Con il restauro, sulle pareti della sala sono stati esposti quattro
dipinti di carattere religioso di proprietà dell’ente, provenienti dall’ex Istituto provinciale infanzia e maternità (Ipim).
L’opera di maggiore valore, affissa sulla parete destra, raffigura il “Martirio di Sant’ Orsola” (olio su tela). Venne dipinta da Giacinto
Campana (fine sec. XVI-c. 1650) assieme al Transito di San Giuseppe per la cappella Rinieri, nella chiesa di Santa Maria delle Laudi (l’edificio tuttora esistente ma sconsacrato, eretto nel 1583 che si trova in piazza Malpighi 1, fra le vie del Pratello e San Felice).
Tra le non molte notizie conosciute su Campana, nota la sua collaborazione con Guido Reni e Antonio Carracci nella cappella del Quirinale, l’attività a Parma, accanto al modenese Camillo Gavasseti, nei perduti affreschi del
Palazzo del Giardino e il suo trasferimento in Polonia.
Nel 1798 le proprietà di Santa Maria delle Laudi furono acquisite dall’Ospedale degli Esposti o dei Bastardini, poi diventato Istituto
provinciale infanzia e maternità. In seguito, nel 1974, il patrimonio dell’Istituto è passato all’amministrazione provinciale di Bologna.
Nella parete di fronte due oli su tela raffiguranti “San Pietro” (con le chiavi del paradiso) e “San Paolo” (con la spada), copie ottocentesche, derivate da un trittico di Bartolomeo Cesi (Bologna, 1556-1629), pittore
contemporaneo dei Carracci.
Fra i due santi, la tela ovale il “Martirio di Sant’Eufemia”, (olio su tela) del pittore reggiano Gabriele Ferrantini, detto Gabriele dagli Occhiali, allievo del Calvaert.
Nell’opera, databile con approssimazione intorno al 1630, la martire cristiana, Santa Eufemia di Calcedonia è dipinta nella fossa dei leoni, mentre alle sue spalle un angelo le porge la palma del martirio.