In riferimento alle dichiarazioni contro il Passante Nord del presidente nazionale di Legambiente e membro della segreteria nazionale del Partito democratico, Roberto Della Seta, riportate oggi da l’Unità, trasmettiamo il
seguente intervento del vice presidente della Provincia di Bologna, Giacomo Venturi.
“E’ francamente insopportabile la “sentenza” contro il Passante Nord del presidente nazionale di Legambiente, emessa al di fuori di ogni confronto politico ed istituzionale, paventando peraltro soluzioni alternative che
soluzioni non sono. Se Della Seta avesse cercato prima informazioni esatte dal territorio parlando direttamente con i rappresentanti delle Istituzioni
locali, e rispettando così il faticoso lavoro che stiamo conducendo da anni per cercare di dare soluzione ai grandi problemi di assetto territoriale
dell’area bolognese, probabilmente sarebbe stato meno “contento” del ritiro al Senato dell’emendamento sul finanziamento della progettazione dell’opera. Del resto, il fatto che Della Seta sia entrato nell’esecutivo del nascente PD non lo autorizza a “dettare la linea”, e l’essere “nuovo all’impegno politico” non lo assolve dal dovere di rispettare le persone e
le idee diverse dalle sue.
Vorrei ricordargli che ci sono atti istituzionali – delibere, progetti, accordi tra Enti locali e Governo, risorse spese nelle attività
istruttorie, un lungo e articolato percorso di ricerca e di studio della migliore soluzione possibile, confronto con i cittadini ed i territori –
che non si può con leggerezza cestinare. Inoltre, ci sono dati tecnici, non “visioni del mondo”, che sostengono il progetto del Passante Nord come la soluzione più utile e necessaria.
Noi, come Provincia di Bologna, siamo impegnati a costruire una cultura ambientale in grado di dire anche dei “sì”, avendo la consapevolezza che il ritardo con cui si affronta il problema delle infrastrutture
trasportistiche a Bologna ci spinge a scelte – come la costruzione di questo nuovo tratto di autostrada – che non avremmo voluto compiere,
essendo, come si sa, impegnati in prima linea per il potenziamento del Servizio ferroviario metropolitano, in coerenza con il Sistema integrato della mobilità che abbiamo progettato.
Non vorrei che Della Seta, pur nuovo alla politica, appartenesse a quella sinistra che sta meglio all’opposizione perché non possiede e non esprime una cultura di governo.
Della Seta ci suggerisce di sistemare le strade esistenti, ma noi lo stiamo già facendo, e comunque le strade di oggi non sono sufficienti a reggere i carichi di traffico crescenti che registriamo e che il potenziamento delle
autostrade che convergeranno su Bologna scaricherà in città e nel resto della provincia. Né possiamo accettare supinamente che in nome di una certa visione ecologica dello sviluppo – in parte condivisibile ma tutta da costruire, a cominciare dalla riconversione di quote significative del trasporto merci su gomma – si continui ad obbligare chi vive a Bologna a
rischiare la propria salute e a rimanere condannati all’ingorgo e all’immobilità perché Della Seta spera “che non si costruisca più un solo
chilometro di autostrade”.
Il Passante Nord è oggi una esigenza nazionale e una necessità per Bologna.
Non realizzarlo non avvicina la prospettiva di una riconversione del nostro modello di mobilità: obbliga semplicemente Bologna e i bolognesi a
convivere con un inquinamento crescente, a sperare che non succeda mai un incidente per non trovarsi con una città paralizzata, a vedere la rete stradale locale intasata da camion perché alcune zone intensamente sviluppate del nostro territorio e che ospitano poli produttivi importanti vivono un deficit infrastrutturale al quale non possiamo dare altre soluzioni credibili.
Realismo e praticabilità delle soluzioni, insieme alla determinazione a cambiare questo modello di sviluppo, devono camminare insieme. In questi
anni a Bologna abbiamo fatto questo. Abbiamo cercato soluzioni credibili e praticabili a problemi urgenti e abbiamo progettato e fatto scelte per un futuro diverso. Ridurre l’importante convergenza, istituzionale e sociale, che si è realizzata, che ha visto le principali forze economiche affiancarci in questa battaglia, i parlamentari bolognesi impegnarsi per ottenere il rispetto degli accordi; ridurre tutto questo ad un disegno speculativo sulle aree intorno al Passante fa torto all’intelligenza di Della Seta prima che alla nostra e dimostra che di Bologna egli sa poco o niente, perché se avesse dato uno sguardo al nostro Piano territoriale di
coordinamento avrebbe colto indirizzi e proposte ben differenti.
Per quel che riguarda il Passante, la Provincia resta in ogni caso impegnata a sostenere l’emendamento in Finanziaria annunciato dal presidente Prodi e la verifica del Governo con la Unione europea per
l’affidamento diretto ad Autostrade della realizzazione dell’opera”.