“Le assenze dal lavoro dei dipendenti del Comune di Reggio Emilia non costituiscono certo un record a livello nazionale. I dati statistici pubblicati oggi dal quotidiano la Repubblica sono infatti infondati, per quanto riguarda Reggio. Ancora una volta ci troviamo costretti a porre rimedio alla grave disinformazione, che aveva già ingiustamente coinvolto i dipendenti del Comune di Reggio Emilia, con la pubblicazione, la primavera scorsa, di dati erronei diffusi dal Sole 24Ore. In tal senso sarebbe opportuno consultare la fonte principale, ovvero il Comune di Reggio, al fine di verificare i dati prima di pubblicarli”.
Lo affermano l’assessore al Personale Valeria Miari e il direttore generale del Comune di Reggio Emilia, Mauro Bonaretti.
Si precisa che il numero delle giornate medie di assenza nel 2005 (anno a cui fa riferimento il servizio di Repubblica), risulta pari a 23,38 al netto delle assenze ricadenti in giornate non lavorative (domeniche, sabati non lavorativi e festività infrasettimanali). Questo conteggio, veritiero e corretto, di cui evidentemente non si tiene conto nella classifica pubblicata, colloca Reggio al 49° posto nella classifica nazionale e non al terzo (con 32,20 giorni di assenza).
Riguardo al numero di giorni medi di malattia, esso risulta pari a 12,82, collocando il Comune di Reggio al 76° posto (e non al 35° con 16,80 giorni).
La situazione migliora nel 2006, anno di cui non si tiene conto nell’analisi proposta dal quotidiano all’opinione pubblica.
Infatti, nel 2006, le giornate medie di assenza dei dipendenti ammontano a 21,79: dato che comprende malattia retribuita, maternità e congedo parentale.
Sempre riguardo al 2006, le giornate medie di malattia ammontano a 10,89: dato che comprende la sola malattia retribuita anche parzialmente. Dati che, anche in questo caso, collocano il Comune di Reggio nella parte bassa di una classifica corretta.
Si ricorda che, a differenza di altre realtà, il Comune di Reggio Emilia è dotato di badge elettronico per il controllo di ingressi e uscite dei dipendenti e che negli ultimi cinque anni si è proceduto al licenziamento di cinque dipendenti per assenza ingiustificata dal posto di lavoro. Si ricorda inoltre che il 70 per cento dei dipendenti del Comune di Reggio è composto da donne, categoria impegnata fra l’altro in cure parentali e per tali ragioni esse accedono ai congedi previsti dalla legge. Questo è un segno di civiltà, tutela dei diritti fondamentali e garanzia di pari opportunità. Si ricorda infine che, in un contesto di sostanziale ‘blocco’ degli organici nella Pubblica amministrazione e in presenza di un considerevole aumento della popolazione di Reggio negli ultimi otto anni (da 140 a 160mila abitanti), il Comune è stato all’altezza di garantire gli stessi servizi alla cittadinanza, servizi riconosciuti come di elevata qualità.