Prendono il via domani, venerdì 9 novembre, con il Consiglio di Frazione di Formigine convocato per le ore 20.30 in Sala Loggia, gli incontri pubblici per la presentazione del Piano di localizzazione degli impianti a servizio della telefonia mobile.
Seguiranno il Consiglio di Frazione di Corlo (lunedì 12 novembre), quello di Colombaro (mercoledì 14 novembre) e due incontri di quartiere a Formigine (lunedì 19 e venerdì 23 novembre) nel corso dei quali verrà dettagliatamente illustrato il piano, le scelte effettuate dall’Amministrazione e tutti i dati tecnici di impatto che questi impianti avranno sul territorio. Agli incontri saranno presenti l’Assessore all’Ambiente Paolo Fontana e i tecnici della società di consulenza Tek Up.
L’Amministrazione comunale ha avviato con questo piano, un percorso nuovo per la gestione del complesso problema dell’installazione degli impianti per la telefonia mobile, percorso che vuole tenere uniti il principio di precauzione per quanto riguarda l’impatto elettromagnetico, la scelta urbanistica dei siti che rimane in capo all’Amministrazione e non ai gestori, e l’esigenza di garantire un servizio, che è definito dalla normativa, di “pubblica utilità”.
Inoltre il piano ha come obiettivo una pianificazione almeno biennale, tenendo conto dei piani di sviluppo dei gestori, mettendo a disposizione aree pubbliche con un impatto ambientale e paesaggistico sostenibile, e soprattutto con un impatto elettromagnetico sotto l’obiettivo di qualità
L’Amministrazione fissa infatti nel regolamento comunale, in 3 voltmetro, il limite massimo di emissione contro i 6 voltmetro previsti dalla normativa nazionale.
“E’ un percorso totalmente nuovo quello intrapreso dall’Amministrazione comunale – spiega l’Assessore alle Politiche Ambientali Paolo Fontana – con l’obiettivo della massima tutela dei cittadini, della salute e dell’ambiente, e nella massima trasparenza delle decisioni sui siti da mettere a disposizione dei gestori per garantire la copertura del servizio telefonico. Sulla localizzazione di questi siti, il Comune vuole avere, grazie a questo piano, il potere decisionale senza che questo venga lasciato alla contrattazione di mercato dei gestori con soggetti privati”.