Aprendo la seduta odierna della Commissione Territorio Ambiente Mobilità, il presidente Gian Carlo Muzzarelli ha ricordato la figura di Enzo Biagi.
“Credo giusto ricordarlo – ha detto Muzzarelli – per quello che era: uno tra i testimoni piú
importanti del Novecento, un giornalista, anzi un ‘cronista’, come amava definirsi, che ha scritto pagine sensazionali, incontrando personalmente i grandi del mondo. È stato, soprattutto, un uomo libero, un giornalista che amava il proprio mestiere e che teneva alla democrazia e all’antifascismo piú che ad ogni altra cosa, tanto che le figlie hanno posato sulla salma il distintivo di Giustizia e Libertà.
Biagi – ha continuato Muzzarelli – ha lavorato per la Rai e per molti tra i piú importanti giornali italiani ed in tutti ha lasciato un’impronta di giornalismo libero e scomodo. Ricco di umanità mai nascosta ed anzi diventata un suo segno distintivo, amava raccontare quello che vedeva, trasmettere notizie in modo sobrio, pacato ma
molto deciso, mai barocco, stabilire con i suoi intervistati un rapporto speciale, che superava quello professionale”.
Muzzarelli ne ha poi ricordato le
caratteristiche di tipico emiliano dell’Appennino “che della nostra regione ha
mantenuto sempre l’umanità e la serietà, il rigore umano e professionale, la bonomia e l’ironia”.
Su invito del presidente, la Commissione ha poi osservato un minuto di silenzio.