Cresce l’insicurezza dei cittadini e dei commercianti. La conferma, questa volta, arriva anche dai dati sulla criminalità in provincia di Modena, esposti alcuni giorni fa dal Questore Elio Graziano che danno conto di un aumento dei reati. Questo accade anche se le operazioni delle forze dell’ordine, negli ultimi mesi, hanno portato a positivi risultati e alla rapida cattura dei protagonisti di alcuni di questi reati.
Confesercenti Carpi legge con molta attenzione la fotografia della situazione scattata dalla Questura e torna a ribadire l’importanza di azioni congiunte – tra polizia, amministrazione, istituzioni, associazioni di categoria, operatori economici e singoli cittadini – non solo di repressione dei crimini, ma anche di prevenzione e di presidio del territorio. Per questo, oltre a riconfermare la disponibilità al confronto, chiede l’istituzione di un tavolo permanente per l’ordine pubblico sul tema della sicurezza e sostiene la richiesta avanzata dall’amministrazione comunale al ministero dell’Interno di istituire nel Comune di Carpi un Commissariato di Primo Livello.
«Accanto alle misure repressive messe in campo nei mesi scorsi sul territorio carpigiano – spiega il direttore di Confesercenti Carpi, Daniele Cavazza – occorrono una legislazione ed un sistema giudiziario che assicurino la certezza della pena nei confronti dei criminali condannati o arrestati in flagranza di reato. Le recenti cronache di episodi criminali, danno il senso di quanto siano lacunose, e frustranti per le forze dell’ordine, le norme in materia. A tutto questo vanno poi affiancate le azioni efficaci di presidio del territorio, per evitare il formarsi di vere e proprie “aree di illegalità” che vanno a legittimare di fatto comportamenti delinquenziali».
Per questo Confesercenti chiede e dà il proprio sostegno al sindaco Enrico Campedelli di reiterare la richiesta al Ministero dell’Interno di istituire nel comune di Carpi un Commissariato di Primo Livello. In questo modo gli organici delle Forze di Polizia sarebbero incrementati in maniera consona a quella di un comune di 65.000 abitanti in cui il 10% della popolazione è formata da cittadini immigrati.
«La delicatezza della situazione – continua Cavazza – esige la massima unità di intenti ed una costante e fattiva collaborazione tra tutte le rappresentanze associative della città, l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine che operano sul territorio. Per questo sarebbe opportuno a nostro avviso istituire un Tavolo permanente per l’Ordine Pubblico nel quale tenere un fattivo confronto sulle azioni che cittadini e imprenditori possono porre in essere per aumentare la sicurezza delle loro abitazioni e aziende, nonché per socializzare tutte le informazioni che possano essere utili a creare un clima di maggiore senso di sicurezza».