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Controlli estivi agli autolavaggi e distributori di carburante della provincia di Modena

5 datori di lavoro deferiti all’autorità giudiziaria e 4 attività sospese. Sanzioni per circa 90.000 euro

Il Nucleo Ispettorato Carabinieri del Lavoro di Modena, in collaborazione con il personale ispettivo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Modena e del Comando Provinciale Carabinieri, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, hanno intensificato i controlli nei confronti di autolavaggi e distributori di carburante della provincia. L’attività ispettiva è stata finalizzata alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.

I controlli svolti nella zona della Bassa Modenese, hanno consentito di individuare l’impiego al lavoro “in nero” di 7 lavoratori, tutti stranieri, per 3 dei quali non è stato mai rilasciato il permesso di soggiorno.

Inoltre numerose sono risultate le inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro quali la mancata redazione del Documento di valutazione dei rischi, la mancata designazione del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, l’omessa nomina del medico competente e l’omessa sorveglianza sanitaria della salute dei lavoratori, la mancata formazione ed addestramento in materia di sicurezza dei lavoratori, l’assenza dei presidi medici di primo soccorso e l’omessa redazione dei piani di emergenza ed antincendio nonché l’omessa manutenzione dei presidi antincendio.

Nel comune di Carpi, in 2 delle aziende ispezionate, i lavoratori in nero costituivano il 100% della manodopera in quel momento occupata.

Sono complessivamente 4 le aziende controllate, dove sono stati adottati i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, sia per la gravità delle violazioni in materia di sicurezza e sia per l’impiego dei lavoratori “in nero”.

Cinque i datori di lavoro, dei quali un italiano, quelli deferiti, a vario titolo, all’Autorità Giudiziaria, mentre le sanzioni e ammende complessivamente irrogate ammontano a circa 90.000 euro.

 

















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