n merito al mercato degli ambulanti di Nonantola e le diverse prese di posizione apparse sugli organi di informazione, Vittorio Coen responsabile sindacale di Confesercenti Nonantola interviene per chiarire meglio il punto di vista dell’Associazione.
«Voglio innanzitutto affermare che non ci interessano i bracci di ferro e riteniamo inutile entrare in contrapposizione con gli ambulanti del mercato del giovedì, con i quali invece vogliamo cercare di mantenere un dialogo aperto e costruttivo purché non condizionato da posizioni rigide e aprioristiche. Chiariamo anche che non abbiamo mai chiesto di spostare in centro il mercato ambulante non solo perché va contro la stessa volontà degli operatori ma anche perché manca lo spazio fisico necessario a collocare tutte le attuali bancarelle.
Abbiamo invece chiesto all’Amministrazione Comunale e questa si è mostrata disponibile, a ragionare insieme a tutte le parti in causa, ivi compresi gli ambulanti del mercato settimanale ma anche i commercianti del centro storico, se esistono le condizioni tutte per istituire un 2° mercato settimanale. Il quale a nostro avviso deve avere queste e solo queste caratteristiche da riportare in un apposito regolamento.
1) Il numero delle bancarelle dovrà essere inferiore rispetto a quelle dell’attuale mercato settimanale (massimo 30/35 posti);
2) la sua ubicazione dovrà essere all’interno del centro storico cittadino;
3) dovrà essere a merceologia esclusiva e dovrà prevedere un numero massimo di bancarelle di prodotti alimentari e non alimentari e il loro numero non potrà variare;
4) gli assegnatari dei posti, con precedenza agli attuali ambulanti del mercato del giovedì, non potranno cedere l’autorizzazione prima che siano decorsi almeno 5 anni;
5) i prodotti da vendere dovranno essere di qualità e prevalentemente di produzione nazionale;
6) il mercato si dovrà tenere il sabato mattina, prevedendo un congruo periodo sperimentale.
In conclusione la Confesercenti ritiene opportuno far presente che tale proposta, che non può essere l’unica, vuole essere una prima risposta alla crisi del centro storico di Nonantola e all’annunciata apertura dei centri commerciali che rischiano di penalizzare ulteriormente le attività commerciali del nostro centro cittadino”.
