La città geminiana, infatti, ospiterà il XVII Congresso Nazionale SIURO (Società italiana di urologia oncologica), presieduto dal professor Giampaolo Bianchi, Direttore della Struttura Complessa di Urologia del Policlinico di Modena.
Il comitato scientifico locale dell’evento vede impegnati tutti i professionisti del Policlinico che operano nel settore oncologico: oltre al professor Bianchi, il professor Pierfranco Conte (Direttore del Dipartimento Integrato di Oncologia ed Ematologia), il dottor Filippo Bertoni (Direttore della Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica), il professor Bruno Bagni (Direttore della Struttura Complessa di Medicina Nucleare), il professor Pietro Torricelli (Direttore della Struttura Complessa di Radiologia I), la professoressa Carmela De Gaetani (Direttore della Struttura Complessa di Anatomia Patologica).
La kermesse modenese inizierà al Centro Didattico Interdipartimentale dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (via del Pozzo) alle 11,30 di mercoledì 21 novembre per poi spostarsi al Forum Monzani dal 22.
Quest’anno il tema del Congresso è la “neoplasia della prostata”, che ormai è il tumore più frequente nel sesso maschile, in Italia l’incidenza si aggira sui 13.000 casi all’anno con una mortalità pari a 7000 casi/anno. Nonostante questi numeri negli ultimi decenni si sono avuti molti progressi a livello di ricerca di base, diagnostica e terapia. Per tale patologia la prevenzione è di fondamentale importanza. Infatti, oggigiorno la sempre più costante collaborazione fra medici di medicina generale e specialisti urologi sta dando i suoi risultati con sempre più diagnosi precoci di tumori prostatici grazie ad annuali visite urologiche, esami del sangue come PSA (Antigene Prostatico Specifico) e alle biopsie prostati-che dove è indicato.
Nei casi di neoplasia prostatica non avanzata il trattamento di prima scelta è la prostatectomia radicale. Tale intervento chirurgico garantisce una sopravvivenza libera da malattia a 5 anni pari all’85-90% con punte dell’96%. Una delle complicanze di questa chirurgia riguarda la possibilità d’incontinenza urinaria anche se nella nostra esperienza modenese questa problematica è ridotta al 1-3 %sempre grazie al rispetto rigoroso dell’anatomia dell’uretra ed una accurata anastomosi uretro-vescicale. L’altra complicanza importante è l’impotenza maschile, ma anche a questo effetto collaterale oggi c’è una soluzione come la tecnica chirurgica di nervesparing. La prostatectomia radicale si può eseguire a cielo aperto o in laparoscopia o con l’ausilio di un robot chirurgico come il “Da Vinci”, collocato al Nuovo Ospedale Sant’Agostino Estense di Baggiovara ma utilizzato dall’equipe del Professor Giampaolo Bianchi. In alternativa all’intervento chirurgico, in alcuni casi, ben selezionati, si può ricorrere a tecniche meno invasive come, la radioterapia mirata alla loggia prostatica, l’HIFU o la brachiterapia cioè l’impianto nella prostata di semi radioattivi.
Purtroppo a volte ci si trova di fronte a tumori in fase avanzata dove un approccio di tipo chirurgico non è possibile ed allora si ricorre a terapie farmacologiche (blocco androgenico) che mirano a bloccare la progressione della malattia.br>
Il congresso radunerà i maggiori esponenti nazionali della chirurgia urologica, affiancati da eminenti ospiti stranieri. Sarà questa una occasione importante per discutere e poter scambiare informazioni ed esperienze nell’ottica di migliorare ed innovare, le tecniche chirurgiche e non, nella cura delle neoplasie prostatiche. Mercoledì 21 novembre si parlerà della chirurgia del tumore prostatico, dove in diretta dalle sale operatorie del Policlinico di Modena e del Nuovo Ospedale Sant’Agostino Estense di Baggiovara sarà possibile assistere ad interventi di prostatectomia radicale. In particolare dall’ospedale di Baggiovara sarà possibile assistere ad una prostatectomia radicale eseguita con il robot “Da Vinci” dall’illustre Prof. Richard Gastone (Bordeaux) con il quale la scuola universitaria diretta dal Professor Giam Paolo Bianchi da anni mantiene stretti rapporti scientifici, con stage e scambi culturali. Sempre più specializzandi in urologia infatti eseguono periodi di formazione didattica e pratica chirurgica presso la clinica di Bordeaux con eccellenti risultati.
Giovedì 22 novembre saranno affrontati temi come le biopsie prostatiche, le complicanze della prostatectomia radicale, la cura delle incontinenze e disfunzioni sessuali post chirurgia. Alla fine di questa giornata ci sarà anche un momento (17,30-18,30) in cui gli esperti incontreranno il pubblico rispondendo alle loro domande sul tumore della prostata e facendo soprattutto campagna di prevenzione.
Venerdì 23 novembre si affronteranno temi come le cellule staminali nel carcinoma della prostata e il loro potenziale meccanismo sia nella diagnosi precoce di malattia che nella cura. In questa giornata un ampio spazio sarà riservato alle relazioni del personale infermieristico riguardo l’assistenza al paziente operato nel pre e post intervento.
La giornata di Sabato 24 sarà incentrata sulla terapia farmacologia e sulle sue future potenzialità.