Passione, seduzione e turbamenti sono al centro di “Anna Karenina” di Lev Nikolaevic Tolstoj, uno dei romanzi che hanno fatto la storia della letteratura russa. La trasposizione cinematografica di Clarence Brown, con Greta Garbo, Fredric March, Freddie Bartholomew e Basil Rathbone, è stata tra le versioni più apprezzate dalla critica cinefila e, in occasione della mostra dedicata alle stelle del grande schermo, verrà proiettata giovedì sera, alle 21.30, al Museo della Figurina.
La Garbo, diretta in questo film da uno dei suoi registi preferiti, interpreta un ruolo che contribuisce in modo determinante a
creare il mito della “Divina”, ed è protagonista di una delle sezioni espositive di “Stelle di carta, divi e divismo in figurina”, la mostra
dedicata ai divi del cinema che proseguirà fino al 9 dicembre.
Anna Karenina-Greta Garbo è la moglie dell’ufficiale Karenin (Freddie Bartholomew), ma si innamora perdutamente e fugge con Vronsky (Fredric March). La passione tra i due, provata dal
giudizio della rigida società russa del tempo, ben presto si affievolisce e quando l’amante decide di partire volontario per la guerra, ad Anna non resta che tornare, pentita, al precedente
legame. Le convenzioni sociali le impediscono però di riprendere il suo posto e la situazione precipita in un finale drammatico.
Greta Garbo aveva già indossato, nel 1927, i panni di Anna Karenina, in una versione muta diretta da Edmund Goulding, intitolata “Love”.
La proiezione, della durata di 95 minuti, è l’ultimo degli incontri serali dedicati ai divi del cinema in mostra al Museo della
Figurina, che si concluderanno con l’appuntamento pomeridiano di:
sabato 24, alle ore 15, con la proiezione delle ultime puntate di Sandokan, il seguitissimo sceneggiato televisivo degli anni ’70 protagonista anche di una fortunata raccolta di figurine.
L’ingresso è gratuito.
Sabato 24 novembre alle ore 18 presso la Sala Conferenze della Biblioteca Delfini Ivano Marescotti presterà voce e interpretazione alla lettura del XIV capitolo degli appuntamenti organizzati da Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con la Biblioteca Delfini e Gli Amici dei Teatri Modenesi e dedicati all’Anna Karenina di Lev Tolstoj.
Ivano Marescotti si addentrerà nella settima parte del romanzo nella quale i Levin sono a Mosca per il parto di Kitty, che dà alla luce un bambino. Stiva, mentre cerca l’appoggio di Karenin per un nuovo lavoro, gli chiede nuovamente di divorziare da Anna. Oramai le decisioni di Karenin sono guidate da una “chiaroveggente”, raccomandata da Lidia Ivanovna, che gli consiglia di rifiutare il suggerimento di Stiva.
Marescotti, attore dal 1981 lavora con Leo De Berardinis, Carlo Cecchi, Mario Martone, Thierry Salmon, Giorgio Gallione, Giorgio Albertazzi e nel 1989 inizia la sua carriera cinematografica con Silvio Soldini, in seguito lavorerà con Marco Risi, Roberto Benigni, Pupi Avati, Maurizio Nichetti in Italia e all’estero con Klaus Maria Brandauer, Nicolas Gessner, Antony Minghella, Ridley Scott, Antonine Fuqua, John Irvin. Numerose anche le sue apparizioni in film per la TV con la regia di Maurizio Ponzi, Riccardo Donna, Fabrizio Costa. Dal 1993/94 torna al teatro recuperando il suo dialetto romagnolo con i testi di Raffaele Baldini producendo e dirigendo i suoi spettacoli.
Ingresso libero.