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A Modena lo Smart Life Festival dedicato al tema ‘Generazioni’

Da giovedì 28 settembre a domenica 1 ottobre Modena sarà la capitale della cultura digitale con Smart Life Festival: oltre 40 appuntamenti tra talk, workshop, eventi e performance per indagare, sperimentare e riflettere su come innovazione e digitale incidono sulla nostra vita nella società contemporanea.

Giunto all’ottava edizione, il festival della cultura digitale è quest’anno dedicato al tema Generazioni e vuole riflettere sul concetto di generatività e sull’importanza che riveste nella società globale, nei vari ambiti dell’agire umano, dall’educazione all’informazione, dalla cultura allo sport, dall’economia alla cura dell’ambiente.

Il programma dell’ottava edizione del festival della cultura digitale è stato presentato giovedì 21 settembre in Municipio. Alla conferenza stampa hanno partecipato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, l’assessora alla Smart city Ludovica Carla Ferrari e il presidente della Fondazione Collegio San Carlo Giuliano Albarani. Sono inoltre intervenuti il prorettore Unimore e vice-presidente della Fondazione Democenter-Sipe Gianluca Marchi e il componente del consiglio di amministrazione di Fondazione Modena Valerio Zanni.

Tanti gli ospiti che durante le quattro giornate del Festival si confronteranno sulle trasformazioni in atto, generate dall’uomo e dalla tecnologia, attraverso un approccio multidisciplinare e il dialogo tra linguaggi diversi. Smart Life Festival 2023 si aprirà infatti con la performance del compositore tedesco Alva Noto, tra musica e tecnologia, per proseguire indagando il rapporto tra umano e artificiale, tra reale e virtuale, con esperti di nuove tecnologie, imprenditori e rappresentanti del mondo economico, operatori della sanità, insegnanti, pedagogisti e performer. Tra gli ospiti, anche il fisico Federico Faggin, padre del primo microprocessore, Matthew Wizinsky designer e professore di Urban Technology all’Università del Michigan, la Fair Fashion Ambassador, stilista e imprenditrice Marina Spadafora, i giornalisti e scrittori Valerio Mattioli e Simon Reynolds e il professor Thomas Poell dell’Università di Amsterdam.

Gli eventi si concentreranno nel centro storico cittadino fino a toccare varie zone della città, presso le sedi della Fondazione Collegio San Carlo, innanzitutto, e in altri luoghi della cultura e dell’arte, dal teatro Storchi al Tecnopolo, da Ago Modena Fabbriche Culturali al Laboratorio aperto, dal Centro Memo a Istituti scolastici e Net Garage a piazza Roma.

Molteplici gli appuntamenti in programma, tra conferenze, laboratori e performance, che riguardano diversi ambiti, come l’educazione e l’apprendimento (Smart Life School), la tecnologia (Smart Life Tech), la sfera espressiva e dell’arte (Smart Life Design, Music e Fashion). A declinare “Generazioni” saranno infatti diversi temi, dall’incidenza della formazione digitale sulla crescita dei ragazzi all’intelligenza artificiale e ai suoi molteplici sviluppi nei campi della salute, della privacy e della tutela del paesaggio.

Il festival è promosso da Comune di Modena, Fondazione Collegio San Carlo, Fondazione Modena, Università di Modena e Reggio Emilia, Fondazione Democenter, Camera di commercio Modena, Provincia di Modena, insieme a Laboratorio Aperto Modena, After Futuri Digitali, ER2Digit, Fondazione Modena Arti Visive, Future Film Festival, Laboratorio Aperto Modena, Lepida e Ventie30 e in collaborazione con Forum PA.

Gli appuntamenti sono tutti in presenza, ma il festival prevede anche un palinsesto di dirette streaming che potranno essere seguite sul sito www.smartlifefestival.it, dove è possibile consultare il programma completo e aggiornato della manifestazione e le modalità per partecipare. Numerosi incontri inoltre saranno registrati e resi disponibili sul canale YouTube del festival a conclusione della manifestazione.

 

NUOVE “GENERAZIONI” TRA IDENTITÀ E ARTE

L’ottava edizione di Smart Life Festival si caratterizza per l’approccio multidisciplinare, la ricerca del dialogo tra più linguaggi espressivi e la vocazione alla sperimentazione. Attraverso queste chiavi il festival vuole raccontare il rapporto tra uomo, digitale e tecnologie, a partire da ambiti, come la musica, il fashion, il design, l’arte, capaci di coinvolgere un pubblico il più ampio possibile.

L’artista e compositore tedesco Alva Noto è tra i protagonisti dell’edizione e sarà presente a Modena con una performance live e un progetto espositivo per la prima volta in mostra, in collaborazione con FMAV – Fondazione Modena Arti Visive. La performance audiovisiva UNI-HYbr:ID, in programma giovedì 28 settembre alle ore 21 al Teatro Storchi, aprirà ufficialmente il festival (gli ultimi biglietti disponibili sono in vendita su Ticketone, Vivaticket e Boxerticket). Ad introdurre la performance, alle ore 19 sempre presso il Teatro Storchi, un talk che vedrà Alva Noto in dialogo con Damir Ivic, giornalista musicale, firma di Soundwall, Rolling Stone Italia e Outpump, che accompagnerà il pubblico a scoprire l’universo sonoro e creativo dell’artista tedesco (dato l’elevato numero di richieste e il sold out della prima release, è stato ampliato il numero di posti disponibili, acquistabili su Vivaticket).

Nell’ambito di Smart Life Festival, Alva Noto è inoltre in mostra con l’esposizione Strahlen / Raggi, che riunisce per la prima volta in Italia un nucleo significativo di opere di recente realizzazione e un progetto inedito nato durante il lockdown causato dalla pandemia Covid 19. La mostra, a cura di Lorenzo Respi, è allestita all’interno della sede di Fmav Palazzina dei Giardini (Corso Cavour 2, Modena). Il titolo Strahlen/Raggi allude non solo alle leggi fisiche di propagazione delle particelle luminose e delle onde sonore, ma in termini poetici anche all’energia emanata dall’oggetto opera d’arte generato del genio creativo umano. La mostra sarà visitabile nei giorni del festival (sono previsti biglietti speciali per il pubblico che visiterà la mostra e parteciperà alla performance).

Sarà incentrato sul rapporto tra musica, tecnologia e generazioni anche il talk Exmachina. Storia musicale della nostra estinzione, che vedrà coinvolti, sabato 30 settembre presso il Teatro della Fondazione Collegio San Carlo, gli autori e critici Valerio Mattioli, Simon Reynold (in collegamento dagli Stati Uniti) e Fabio De Luca. Al termine del talk, all’interno della Cappella del Collegio San Carlo, sarà possibile assistere alla performance audiovisiva Cadentiae degli artisti torinesi Corgiat e Akasha (ingresso su prenotazione, prenotazioni sul sito del festival).

Non solo la musica ma anche il design sarà al centro di Smart Life Festival. In una delle sue rare presenze in Europa, il professore e designer Matthew Wizinsky, autore del libro Design after Capitalism. Transforming Design Today for an Equitable Tomorrow (Mit Press), parlerà del valore generativo e sociale del design per costruire un presente e un futuro più sostenibili. Venerdì 29 settembre alle ore 18 presso il Teatro della Fondazione Collegio San Carlo, Wizinsky dialogherà con Raffaella Fagnoni e Gianni Sinni (docenti di Design all’Università IUAV di Venezia). Wizinsky sarà inoltre protagonista di un seminario con gli studenti dell’Istituto d’Arte Venturi e di un workshop con gli studenti del master di Design dell’Università Iuav di Venezia.

Il design come fattore generazionale e strumento creativo sarà anche al centro dell’intervento di Francesco Franchi, creative director del gruppo La Repubblica, professore all’Università Iuav di Venezia e allo Ied di Milano, di Torino e di Barcellona. Venerdì 29 settembre alle ore 19 Franchi dialogherà con Carlo Branzaglia (Ied Milano, Accademia di Belle Arti di Bologna, Adi – Associazione per il Disegno Industriale), Achille Filipponi e Matteo Milaneschi di Nationhood.

Il tema della moda sostenibile grazie alla tecnologia sarà affrontato da Marina Spadafora, Fair Fashion Ambassador, in dialogo con Matteo Ward, ceo e co-founder di WRÅD, protagonista della docuserie “Junk – Armadi pieni” coprodotta da Will Media e Sky Italia, i quali racconteranno come l’industria tessile e dell’abbigliamento da un lato sia una delle industrie più inquinanti al mondo e dall’altro possa trasformarsi in un motore di innovazione e sostenibilità. Il talk Fashion Revolution. La moda tra innovazione e inclusione sociale è in programma domenica 1 ottobre alle ore 18 presso la Chiesa di San Carlo.

Anche le scuole saranno protagoniste sul tema della moda, domenica 1 ottobre in piazza Roma alle ore 20.30, con la sfilata performativa dedicata al fashion tech, ideata e realizzata grazie alla collaborazione degli Istituti Superiori Deledda e Corni con la Scuola d’Arte Thalento e la Palestra Digitale Makeitmodena. La performance sarà introdotta dal designer e stylist Gabriele Pasini e dall’imprenditrice ed esperta di moda Raffaella Volpi.

Molte, infine, le proposte artistiche con una programmazione originale di installazioni all’interno della Fondazione Collegio San Carlo, visitabili a ingresso libero nei giorni del festival: Artificial Botany, progetto di fuse* che esplora la capacità espressiva latente delle illustrazioni botaniche attraverso l’uso di algoritmi di Machine Learning; Slam Jam Wide Archive, di SLAM JAM a cura di Matteo Milaneschi e Achille Filipponi (Nationhood); Nuvola antropica, di Martin Romeo, che propone una riflessione sull’impatto ambientale generato dall’uomo, monitorando il traffico aereo attraverso algoritmi di intelligenza artificiale. Spazio anche per i giovani con Save Your Selfie, un workshop di tre giorni incentrato sul tema dell’auto-rappresentazione rivolto ai ragazzi tra i 15 e i 19 anni e condotto dall’artista e fotografo italiano Francesco Jodice.

 

TECNOLOGIA AL SERVIZIO DI CITTADINI E AMBIENTE

Dal laboratorio sull’applicazione di Internet of Things all’approfondimento sulle diagnosi più sicure con la medicina di precisione. E poi ancora un talk sulle nuove tecnologie per la tutela del paesaggio e alcune conferenze sui risvolti dell’intelligenza artificiale, anche nel campo economico e dei diritti. Sono diversi gli appuntamenti che Smart Life Tech, nell’ambito del Festival della cultura digitale in programma a Modena, dedica all’innovazione tecnologica applicata a settori quali pubblica amministrazione, paesaggio, salute e privacy.

Il primo appuntamento, giovedì 28 settembre, ore 15, alla Sala 40 della Fondazione Collegio San Carlo, è “Internet of Things per nuovi servizi nelle città. Dialogo tra pubbliche amministrazioni e imprese”. Il laboratorio mette a fuoco i cosiddetti “oggetti intelligenti” e la loro applicazione ai servizi nelle città. L’incontro è curato da ER2Digit, l’European digital innovation hub della Regione Emilia-Romagna. “Heavy metal. La competizione per le nuove materie prime critiche” è la conferenza dedicata alla relazione tra nuove tecnologie e risorse. L’evento si tiene alle ore 18 alla Sala Verde della Fondazione Collegio San Carlo ed è organizzato in collaborazione con Cna Industria Modena.

Diverse le iniziative di venerdì 29 settembre incentrate su sanità, paesaggio e piattaforme digitali. Alle ore 11, al Tecnopolo di Modena, si tiene un workshop dedicato a “Una nuova generazione di sanità: diagnosi e cure più efficienti con la medicina di precisione”. In presenza di diversi esperti nel campo della ricerca medica, si parlerà di come la tecnologia determina lo sviluppo di nuovi farmaci, potenziando anche il fronte diagnostico e quello terapeutico. L’incontro è organizzato in collaborazione con Tecnopolo di Modena, Tecnopolo TPM Mario Veronesi di Mirandola, Unimore e Fondazione Democenter-sipe.

Dalle ore 15, presso la sala del Consiglio provinciale di viale Martiri della Libertà, si tiene la tavola rotonda “Smart Landscape. Nuove tecnologie per la tutela del paesaggio”, che approfondisce il rapporto tra politiche territoriali e cambiamenti globali, organizzata in collaborazione con Provincia di Modena e Ordine Architetti Modena. Contemporaneamente la conferenza “Platforms, Culture & Collectivity”, presso la sede UniMore di largo Sant’Eufemia indaga l’impatto di piattaforme digitali, come Youtube e Instagram, sull’industria culturale. L’incontro è organizzato in collaborazione con Dhialogue (Unimore – Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali, DHMoRe). In serata, ore 19.30, alla Sala Verde della Fondazione Collegio San Carlo, appuntamento con “Retail & B2B. Innovazione e A.I. generativa. Quali trend tecnologici per imprese e consumatori?”: conferenza incentrata sui principali trend tecnologici e la loro influenza sulla vita di imprese e consumatori. L’incontro è curato da Confesercenti Modena e Cescot Modena.

Sabato 30 settembre diversi sono gli eventi dedicati agli sviluppi dell’intelligenza artificiale. Alle ore 11 al Collegio San Carlo si tiene “Diritti, economia e istituzioni nell’era dell’Intelligenza Artificiale”, incontro dedicato all’impatto della nuova frontiera tecnologica su diritto, economia e istituzioni. L’appuntamento è proposto in collaborazione con il think tank Dialoghi. Dalle ore 17.30, presso il Teatro della Fondazione, si svolge “Come le macchine sono diventate intelligenti senza pensare in modo umano”, conferenza dedicata al funzionamento e ai limiti dell’intelligenza artificiale. L’incontro è organizzato in collaborazione con Il Mulino e Dhialogue Unimore. In serata, alle 19, allo Jutacafè di via del Taglio 91, incontro dal titolo “Era meglio sognare pecore elettriche!”, incentrato su dati, algoritmi e a intelligenze artificiali. Il dibattito è a cura di Digital Freaks e Jutacafè, con il sostegno di Coop Alleanza 3.0.

Nel sito del festival nella sezione dedicata a Smart Life Tech (https://smartlifefestival.it) è consultabile il calendario aggiornato delle iniziative, gli ospiti e le informazioni per partecipare agli appuntamenti.

 

STUDENTI PROTAGONISTI DEL FESTIVAL

Immaginazione e invenzione come motori dell’innovazione, in grado di offrire un nuovo sguardo sul futuro, interrogando il presente. Realtà e virtualità, intelligenza umana e artificiale e l’impatto del digitale sulla crescita individuale, infatti, sono alcune delle sfide della contemporaneità, che necessitano per essere affrontate di “generazioni”, tema di Smart life 2023 che riconosce a educazione e scuola un ruolo centrale. Nell’ambito del Festival della cultura digitale ci sarà pertanto un ricco calendario dedicato al mondo della scuola, incentrato non solo sulla generazione di nuove idee e creazioni, ma anche sul confronto tra generazioni, per comprendere ciò che appassiona e spaventa della rivoluzione digitale.

Smart Life School raccoglie laboratori e approfondimenti sul mondo digitale che coinvolgono direttamente ragazzi (dai 5 ai 16 anni), famiglie, docenti e cittadinanza.  Dal 29 settembre all’1 ottobre sono in programma diverse attività come tinkering, coding, robotica, animazione 2D e talk dedicati alla formazione digitale.

Per i laboratori, si parte venerdì 29 settembre, dalle 15 alle 17, con “Lego WeDo”, laboratorio di mini robotica a cura di Modi Aps, in programma al Memo-Multicentro Educativo Sergio Neri. Dalle 16 alle 18, all’ex Centrale Aem di viale Buon Pastore 43, è appuntamento con “Una scuola per il domani”, laboratorio di robotica educativa, organizzato in collaborazione con Laboratorio aperto Modena.

Sabato 30 settembre, dalle 11 alle 12.30, l’appuntamento è con “Patti digitali in famiglia Familyverse”, laboratorio dedicato alla ricerca dell’equilibrio tecnologico in famiglia, a cura di Future Education Modena (Fem), in Largo Porta Sant’Agostino, 228. Al pomeriggio, al Memo, sono in programma due eventi: dalle 15 alle 17 “Tinkering”, laboratorio con materiali di recupero, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo 5 di Modena; dalle 16 alle 18 “+ di 10 frame al secondo”, workshop sull’animazione 2D, a cura di Future Film Festival e Melazeta. Due invece i laboratori al My Net Garage, a Palazzo Santa Chiara 14: dalle 15.30 alle 17.30 “Smart Robot: inventa, prevedi, immagina!”, dedicato all’apprendimento attraverso l’uso di strumenti tecnologici interattivi; a seguire, dalle 17.30 alle 18.30, “L’intelligenza Artificiale nell’Educazione del Futuro”, dedicato alle funzionalità dei visori Meta Quest e di Chat GPT, e dei principali generatori di immagini, nel contesto dell’educazione; entrambi gli appuntamenti sono a cura di Civibox.

Domenica 1 ottobre, dalle 16 alle 18, presso l’aula 40 della Fondazione Collegio San Carlo sono invece in programma “Antiche tecnologie per nuove idee” e “Macchina dei sogni”, laboratori di filosofia per bambini da 4 a 6 e da 7 a 10 anni, in collaborazione con Ludosofici (iscrizioni sul sito del festival).

Sono quattro i talk che la manifestazione dedica alle sfide del digitale. Si inizia giovedì 28 settembre, ore 10, al Teatro Fondazione Collegio San Carlo con “Scuola e Famiglie di fronte alla sfida del digitale. Per un nuovo patto educativo digitale”. L’iniziativa approfondisce i temi legati alla formazione digitale e all’impatto del digitale sulla crescita personale, sulle relazioni familiari e sulle pratiche di cittadinanza. Venerdì 29 settembre sono in programma altri due approfondimenti: “Irriducibile. La coscienza dell’uomo non è artificiale” con il fisico, inventore e imprenditore Federico Faggin, dalle ore 11.30 nell’Aula Magna dell’Istituto superiore F. Corni, (partecipazione in presenza riservata agli studenti) e “Bambini 2.0 e lo smartphone… che fare???”, dalle 16.30 al Memo (ingresso aperto a tutti). Ultimo talk in programma venerdì 6 ottobre: dalle ore 18.30 presso lo spazio Leo della scuola secondaria di primo grado “Piersanti Mattarella” si parlerà di “Steam’s sisters live: quando un’idea diventa donna”, tavola rotonda (aperta alla cittadinanza) dedicata a esperienze al femminile sull’arte della “generatività” e sul dialogo tra le discipline in un’ottica di smart-school/art/tech/music.

Nel sito del Festival nell’apposita sezione dedicata al programma sarà consultabile il calendario aggiornato delle iniziative e le informazioni per partecipare agli appuntamenti.

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Nella foto della presentazione di Smart Life festival 2023. Da sinistra: Valerio Zanni (componente del consiglio di amministrazione di Fondazione Modena), Gabriele Pollastri (Fondazione Collegio San Carlo), Ludovica Carla Ferrari (assessora alla Smart city), Gian Carlo Muzzarelli (sindaco di Modena), Giuliano Albarani (presidente della Fondazione Collegio San Carlo) e Gianluca Marchi (prorettore Unimore e vice-presidente della Fondazione Democenter-Sipe)

















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