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Il Prof. Antonio Tullio di Unimore designato nella Commissione degli Arbitri Internazionali dalle Nazioni Unite

Unimore si consolida nell’élite delle Università a vocazione internazionale, ottenendo un ulteriore importante riconoscimento. Il Prof. Antonio Tullio, ordinario di Diritto Privato presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore, infatti, è stato chiamato a far parte della Commissione delle Nazioni Unite (ONU) per il Diritto Commerciale Internazionale (United Nations Commission on International Trade Law – UNCITRAL), l’organismo cui aderiscono i rappresentanti governativi di tutti gli Stati aderenti all’ONU, istituito al fine di realizzare la progressiva armonizzazione e modernizzazione del diritto del commercio internazionale e della risoluzione delle controversie transazionali.

In un mondo sempre più interdipendente dal punto di vista economico, è di vitale importanza lo sviluppo ed il mantenimento di un solido quadro giuridico transfrontaliero per agevolare il commercio e gli investimenti internazionali. La Commissione delle Nazioni Unite per il Diritto Commerciale Internazionale svolge un ruolo chiave nel promuovere l’armonizzazione progressiva e la modernizzazione del diritto del commercio internazionale tra tutti i Paesi membri dell’ONU.

Dopo essersi occupato per oltre un decennio della Commissione Insolvency per la delegazione Americana, in seguito alla grave crisi finanziaria che è seguita al Fallimento della Lehman Brothers nel settembre del 2008, il Prof. Tullio è stato chiamato quale esperto di diritto dell’arbitrato e di contrattualistica internazionale a far parte del Working Group “Dispute Settlement” dell’ONU, una commissione permanente dell’UNCITRAL chiamata ad armonizzare le regole degli arbitrati commerciali internazionali e dei contenziosi internazionali, nonché ad individuare ed elaborare le best pratices in materia.

Si tratta di un ruolo di responsabilità a stretto contatto con i rappresentanti Governativi, i Ministeri economici ed i Ministeri di giustizia di tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite, nonché con le principali organizzazioni internazionali del commercio e le Camere Arbitrali internazionali.

I lavori si svolgono in due sessioni di una settimana ciascuna in seduta plenaria al Palazzo delle Nazioni Unite di New York e in quello di Vienna, ove si discute il contenuto delle clausole dei contratti internazionali di vendita, distribuzione, appalto, somministrazione, agenzia, finanziamento, le clausole contrattuali più performanti a tutela dell’adempimento, delle limitazioni di responsabilità, del risarcimento dei danni, della garanzie e quant’altro, nonché le procedure per semplificare e rendere più efficienti gli arbitrati internazionali e  l’esecuzione nei diversi Stati membri dei lodi arbitrali.

“E’ un’esperienza unica: un salotto culturale – commenta il Prof. Antonio Tullio – che ti apre al mondo. Una costante interazione ed un’interlocuzione diretta con i rappresentanti dell’Autorità Giudiziaria e degli Uffici Legislativi dei diversi Stati membri, con i Presidenti di Corti e di Tribunali di tutti i continenti. L’obbiettivo della Commissione, anche attraverso un’attività di lobby istituzionale, è fornire risposte all’esigenze del mondo produttivo di beni e servizi, del commercio e degli investimenti internazionali.  La Commissione è, infatti, chiamata a dare risposte concrete alle istanze che provengono dai Ministeri dell’economia e delle finanze dei vari Paesi, con la creazione di una “Model Law” progettata per assistere gli Stati nella riforma e modernizzazione delle loro leggi in tema di contratti, di procedure arbitrali, di esecuzione di lodi arbitrali e sentenze, al fine di tenere conto delle caratteristiche e delle esigenze specifiche del commercio internazionale. Essa riflette il consenso mondiale su aspetti chiave della prassi degli affari contrattuali e dell’arbitrato internazionale, essendo stata accettata dagli Stati e dai diversi sistemi legali ed economici del mondo”.

“Sono molto lieto della nomina del prof. Tullio all’interno di una Commissione ONU in un ambito così rilevante come quello del Diritto Commerciale Internazionale – commenta il Rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Prof. Carlo Adolfo Porro -. Si tratta del riconoscimento dell’indiscussa competenza e del prestigio del nostro collega, ed è un ulteriore importante segnale di come il nostro Ateneo annoveri figure di grande respiro, in grado di assumere ruoli in tavoli di primaria importanza a livello nazionale, europeo e mondiale.”

“È da sottolineare – continua il Rettore – che le discipline giuridiche costituiscono un perno imprescindibile e un grande tesoro di competenze, e sempre più interagiscono con altre aree culturali e scientifiche – basti pensare alla bioetica e medicina, all’energia, alla mobilità, al trattamento dei dati e alla sicurezza informatica, all’intelligenza artificiale, oltre a quelle socioeconomiche. Negli ultimi anni i nostri ricercatori e ricercatrici hanno un crescente successo in bandi nazionali e internazionali, anche grazie alla consapevolezza del valore aggiunto che l’inter- e transdisciplinarità hanno assunto nelle reti di ricerca sia interne che esterne.”

“Una declinazione fondamentale della strategia di Unimore – conclude il Rettore – risiede nell’offrire ai nostri studenti e al nostro personale competenze e opportunità in un contesto lavorativo internazionale. In quest’ottica è essenziale, oltre a potenziare gli insegnamenti in lingua inglese, attivare convenzioni con Atenei o realtà industriali con sedi in altre nazioni per favorire la mobilità, soprattutto per i Dottorati di ricerca quale strumento di connessione tra didattica e ricerca. È nostro compito creare le condizioni per spingere in alto l’Ateneo, di pari passo con il nostro territorio, con una finestra sempre più ampia sul mondo; su questo stiamo lavorando su vari fronti al fine di offrire un ambiente realmente attrattivo dal punto di vista della didattica, della ricerca e del welfare, confortati dagli esempi di successo di colleghe e colleghi che danno lustro a Unimore.“

















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