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Sabato 1° dicembre Giornata mondiale di lotta all’Aids

Indetta ogni anno il primo giorno di dicembre, la Giornata mondiale contro l’AIDS è dedicata ad accrescere la conoscenza sulla diffusione del virus HIV e per dare rilievo all’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce della malattia. La ricorrenza è stata scelta in quanto il primo caso di AIDS è stato diagnosticato l’1 dicembre 1981. Da allora l’AIDS ha ucciso oltre 25 milioni di persone, diventando una delle epidemie più distruttive che la storia umana ricordi.


Anche se in parecchie zone il fenomeno appare negli ultimissimi anni in decremento o stabile, secondo i dati più recenti dell’ONU (stime UNAIDS), l’Aids risulta comunque tra le maggiori cause di morte al mondo mentre rimane la prima causa di morte in Africa. I dati stimati relativi al 2007 raccontano di circa 33.2 milioni di persone al mondo che attualmente vivono con l’HIV, di circa 2.5 nuovi infetti e di circa 2.1 milioni di persone morte a causa dell’AIDS nell’ultimo anno. Nonostante una certa riduzione rispetto agli anni precedenti, è l’Africa Sub sahariana la zona più colpita, con una stima di 22.5 milioni di persone infettate dal virus HIV, mentre otto paesi di questa zona contano circa un terzo di tutte le nuove infezioni e di tutte le morti per HIV del mondo.

Gli ultimi dati dell’Osservatorio Provinciale modenese sull’infezione Hiv
Anche in Italia e in Emilia-Romagna l’infezione da HIV è un fenomeno di cui si parla meno rispetto al passato ma che non diminuisce e che mostra anzi una costante stabilità.
In provincia di Modena il monitoraggio dell’infezione da HIV è iniziato nel 1985 con la istituzione del Gruppo di Studio e Sorveglianza AIDS della Provincia di Modena. Nel 1996 nacque il “Coordinamento Provinciale AIDS”, presieduto dalla Provincia di Modena e composto da Comuni capo-distretto, Provveditorato agli Studi, Ordine dei Medici, Associazioni di volontariato, Azienda USL e Azienda Policlinico. In tale anno venne anche istituito l’Osservatorio Provinciale sull’infezione HIV, gestito dalle due Aziende sanitarie, con il compito di stimare i nuovi casi di infezione, rilevare i test per infezione da HIV eseguiti nel territorio provinciale e diffondere le informazioni mediante un apposito Bollettino.
Nel rapporto 2007 dell’Osservatorio provinciale sull’infezione relativo all’annata 2006 emerge come dato più significativo che ormai il virus Hiv è a prevalente trasmissione sessuale, con una crescente incidenza della parte eterosessuale. I rapporti eterosessuali sono all’origine del contagio da HIV per il 65% dei nuovi casi registrati a Modena fra il 2005 e il 2006. Nell’anno in esame sono stati notificati all’Osservatorio 63 nuovi casi in persone adulte residenti in provincia (43 maschi e 20 femmine). L’86% di questi casi ha contratto l’infezione per via sessuale (sia omo che eterosessuale), il 33% è di nazionalità straniera.
Dal 1985 al 2006 l’Osservatorio ha registrato in totale 1.852 nuovi casi di persone infette, di cui il 71% maschi e il 29% femmine. Nell’ultimo triennio il fenomeno si è assestato su circa 60 nuovi casi all’anno. Riguardo alle modalità di trasmissione, il 50% del totale dei casi riscontrati in questi 22 anni è rappresentato dallo scambio di siringhe tra tossicodipendenti, dato che dagli anni ’80 in poi si è progressivamente ridotto. Il 49% dei casi totali è riconducibile a trasmissione sessuale, soprattutto eterosessuale (35%), un dato che come visto è invece progressivamente aumentato.

Un altro dato particolarmente interessante riguarda l’aumento costante dell’età al momento della segnalazione, che è passata da un’età media per gli uomini di 23 anni nel 1985 a 38 anni nel 2006, e per le donne rispettivamente da 22 a 36 anni.
Un ulteriore dato rilevante è il progressivo aumento del numero di notifiche di sieropositività tra gli stranieri (+41% nell’ultimo triennio). La maggior parte è stata a carico di pazienti provenienti dall’Africa sub sahariana e dall’Africa meridionale, dove come visto dai dati ONU l’infezione da HIV è endemica ed assume livelli di elevata diffusione.
I casi di AIDS conclamato sono invece monitorati dal Centro Operativo AIDS (COA) dell’Istituto Superiore di Sanità e dalla Regione Emilia-Romagna. Nel 2006 sono stati segnalati 14 nuovi casi di AIDS in residenti in provincia di Modena. In totale dal 1984 al 2006 i casi di AIDS notificati al centro tra i residenti modenesi sono stati 658.

L’esperienza dell’Osservatorio HIV ha sempre orientato le attività di programmazione sanitaria a tutti i livelli, dalla prevenzione all’assistenza. Purtroppo la diagnosi precoce di infezione rimane tuttora insoddisfacente in particolar modo nella popolazione eterosessuale maschile, il che favorisce la diffusione dell’infezione.
Iniziative di prevenzione e informazione a livello nazionale, regionale e provinciale
Informazione e prevenzione sono quindi le prime armi per combattere questo fenomeno. E ogni anno nella giornata mondiale di lotta contro l’AIDS vengono annunciate tante iniziative che vanno in questa direzione.
In Italia a livello nazionale nel 2008 è prevista una nuova campagna di comunicazione per la lotta contro l’Aids da parte del Ministero della Salute. La campagna ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e sull’uso del preservativo quale principale strumento di tutela nei confronti dell’infezione da Hiv e di altre malattie sessualmente trasmissibili. La campagna comprende affissioni, uno spot televisivo con regia di Francesca Archibugi e con testimonial Ambra Angiolini e infine la realizzazione e la diffusione di un brano di musica rap per il pubblico più giovane.
Per la giornata mondiale della lotta contro l’AIDS sono diverse le iniziative organizzate anche a Modena e Provincia.
L’1 dicembre a Modena è in programma un incontro alle 15.30 presso la vecchia Chiesa di San Lazzaro in via Emilia Est n. 629 che prevede la proiezione del film “Positivo alla vita! AIDS…. Sfida al pregiudizio”. Segue un dibattito con gli operatori e i medici del reparto di malattie infettive del Policlinico di Modena.
Nella stessa giornata, a Sassuolo dalle 9 alle 11 nella sala d’attesa del Cup del Distretto sanitario in via Cavallotti 138, gli operatori sanitari del Servizio Dipendenze Patologiche, del Consultorio Familiare e dell’Ufficio Educazione alla Salute forniscono informazioni sulla prevenzione.
Il 4 dicembre alle 11 a Vignola nell’aula Magna dell’Istituto Paradisi in via Resistenza 700 sono invece in programma proiezioni video e letture animate di Marco Baliani dal suo libro “L’amore buono”, per un pubblico costituito dagli studenti degli Istituti superiori di Vignola.
Per tutto il mese di dicembre nella città di Modena è poi in programma la campagna “Proteggi l’amore”, promossa dagli assessorati alle Politiche per la Salute e alle Politiche giovanili del Comune di Modena e con la collaborazione delle tabaccherie della città. Grazie all’accordo tra l’amministrazione comunale, la Federazione Italiana Tabaccai e l’Assotabaccai, dal primo dicembre, fino ad esaurimento scorte, nei distributori automatici di oltre venti tabaccherie è possibile acquistare al prezzo ridotto di un euro le piccole confezioni di “Proteggi l’amore”. L’astuccio contiene tre profilattici e un foglietto illustrativo con indicazioni sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, l’uso corretto del preservativo e su dove rivolgersi per avere un aiuto o effettuare gratuitamente e in anonimato il test hiv. Come nel caso della nuova campagna di comunicazione del Ministero, questa iniziativa intende incoraggiare l’uso del preservativo, poco diffuso in Italia, facendo riflettere sulla pericolosità di rapporti sessuali non protetti con partner occasionali.
Sono infine sempre valide alcune iniziative di supporto informativo e preventivo promosse dalla Regione Emilia Romagna, come il telefono verde AIDS, il sito internet HelpAids e il servizio offerto dal Sito Stradanove.
Il telefono verde AIDS 800 856080 è un servizio gratuito e accessibile 24 ore su 24 per avere risposte e informazioni di carattere generale. In particolare dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19 (il lunedì anche dalle 9 alle 13), al telefono verde rispondono operatori sanitari che possono offrire un servizio di consulenza personalizzato. Chiamando il telefono verde è anche possibile prenotare in anonimato il test HIV in tutti i centri della regione.
Il sito Helpaids offre invece la possibilità di contattare via email medici e psicologi per consulenze personalizzate che, con il consenso dell’interessato/a, vengono pubblicate on line in forma anonima. Il sito offre anche le informazioni su orari e sedi degli ambulatori in cui fare il test HIV, oltre a informazioni e dati sul fenomeno.
Un altro servizio di consulenza on line è fornito infine dal sito Stradanove da cui rispondono operatori e operatrici degli Spazi giovani dei Consultori familiari, in particolare su problematiche inerenti alla sessualità e al rischio di malattie a trasmissione sessuale.

















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