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GdF e CfS scoprono traffico di auto demolite rivendute in Bulgaria

E’ stata denominata ‘Circe’, dal nome della maga che trasformava gli uomini in maiali, l’operazione congiunta della Guardia di finanza di Ancona e del
Corpo forestale dello Stato, che ha permesso di smantellare un traffico di auto da rottamare che
venivano reimmesse sul mercato e vendute principalmente in Bulgaria.

Sono una cinquantina gli autodemolitori indagati, in varie regioni d’Italia, principalmente Marche, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna (dove sono state 6 le perquisizioni), Lazio, Piemonte, Friuli, Liguria e Umbria e
accertamenti sono in corso su altrettante persone; 38 mila i veicoli usati imbarcati dal porto di Ancona tra il 2005 e il 2007, di cui 5.000 sono risultati già radiati dal Pra.

Le ipotesi di reato per le quali procede la Procura della Repubblica di Ancona, con il pm Paolo Gubinelli, sono la truffa ai danni dello Stato e il traffico di rifiuti speciali pericolosi – in pratica le auto stesse – per 6 milioni di chilogrammi.

Difficile, per il momento, quantificare il volume d’affari, mentre è ancora da accertare se dietro il traffico vi fosse una regia unica o se si tratti di
comportamenti non collegati fra loro. Il grosso dei veicoli passava per uno spedizioniere di Ancona, e nel porto dorico è stata sequestrata una bisarca con le auto da rottamare in procinto di imbarcarsi per la Grecia, da dove poi avrebbe
raggiunto la Bulgaria.

















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