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Il disagio mentale da tabù a “condizione attraversabile”: oggi la Ministra Locatelli ha aperto i lavori sul tema autismo

Domani ultima giornata di Màt, nel segno dell'inclusione

Da sx Erika Coppelli, presidente del Tortellante, la Ministra Locatelli, Fabrizio Starace, Andrea Lipparini presidente Aut Aut

E’ stata la Ministra per la Disabilità e la Famiglia Alessandra Locatelli questa mattina ad aprire i lavori del convegno “Percorsi di accoglienza e cura delle persone con autismo e disabilità nelle strutture sanitarie modenesi”, nell’ambito di Màt, a sottolineare come quello della salute mentale sia un tema importante e sentito anche a livello centrale.

Màt prosegue domani con diversi appuntamenti focalizzati sull’aspetto dell’inclusione, cominciando dalle persone con demenza, che hanno bisogno di essere stimolate, valorizzate, ascoltate ma soprattutto di essere incluse e poter partecipare alla vita della comunità, a dispetto della malattia. L’arte rappresenta uno strumento di dialogo e incontro per andare verso “comunità amiche” delle persone con demenza: è il tema che si affronta sabato mattina dalle 10 presso la RSA Villa Margherita di Modena nell’incontro “La bellezza è la vera arte della cura”, che prende lo spunto iniziale proprio dalle opere pittoriche esposte nella struttura, realizzate da un’ospite con Alzheimer.

Questo è uno dei numerosi incontri previsti per la giornata di domani, sabato 28 ottobre, che chiude la 13esima edizione di Màt – Settimana della Salute Mentale di Modena: la manifestazione, in questi otto giorni, ha confermato la sua mission di vero e proprio “laboratorio di comunità”. I dibattiti, le conferenze, gli eventi artistici e culturali che si sono alternati hanno raccolto e visibilità alle iniziative di inclusione sociale condotte su tutto il territorio provinciale, stimolando un approccio proattivo dei Servizi territoriali e producendo interazione e sensibilità ai bisogni reali delle persone.

“La malattia mentale, di fronte agli utenti e ai familiari che si organizzano per promuovere eventi culturali e di sensibilizzazione, smette di essere un tabù per la comunità: il disagio diviene piuttosto una condizione attraversabile, “che può colpire tutti”, dalla quale si può uscire facendo affidamento sulle risorse professionali e solidaristiche presenti sul territorio – sottolinea Fabrizio Starace, psichiatra, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Modena e Presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (Siep) – Nel corso delle varie edizioni, Màt ha costituito sempre più il momento culminante in cui assumono visibilità i progetti personalizzati di inclusione sociale e i progetti collettivi di cittadinanza attiva, rivolti a utenti che quotidianamente arricchiscono il lavoro clinico e terapeutico dei servizi di salute mentale, conferendogli ampiezza di respiro e di prospettiva. Più in generale, l’iniziativa si colloca all’interno di un’azione che va così a modificare la rappresentazione sociale dei disturbi mentali e incide sull’espressione stessa della domanda di salute mentale da parte della popolazione”.

Anche i bambini sono al centro dell’ultima giornata di Màt: “Giocando con i burattini”, a partire dalle 10.30 presso Lo Spazio Nuovo a Modena, è un laboratorio che vuole avvicinare on leggerezza i partecipanti all’espressione creativa e al teatro di figura. Suggerendo alcune tecniche di assemblaggio e costruzione si realizza un piccolo burattino che anche i più piccoli possono animare. Il laboratorio permette ai bambini (dai 4 anni in su) di vivere un’esperienza significativa tramite il linguaggio verbale, manipolativo, grafico-pittorico.

La settimana di Màt si è aperta in musica e si chiude in musica con la festa “Music Lab Fest II: musica per l’inclusione sociale”, in programma sabato 28 ottobre: sul palco si alterneranno gli artisti del ‘MusicLab’, spazio di aggregazione e laboratorio di musica dell’Associazione Insieme a Noi, che porteranno sul palco le performance a partire da beats hip-hop o tracce strumentali; dopo di loro toccherà agli “Universe in My Yard”, agli “Hanga Roa” e ai “Dreamcrawler” del collettivo bolognese “Hellacious crew” (dalle 18.30 a La Tenda di Viale Monte Kosica).

 

















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