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Paolo Rumiz domenica al castello di Spezzano

Lo scrittore Paolo Rumiz sarà presente nella Sala delle Vedute del castello di Spezzano, domenica 5 novembre, alle ore 17.00, per un reading dedicato al suo libro “ Canto per Europa”. Ad accompagnarlo con musica dal vivo il musicista e cantautore greco Vangelis Merkouris.

L’evento ad ingresso libero e gratuito, fino ad esaurimento posti è curato dall’attrice e autrice Roberta Biagiarelli nell’ambito del progetto di “Eurasia d’Europa – lo specchio di noi”, con il sostegno del Comune di Fiorano Modenese

Paolo Rumiz è un abile narratore che da sempre racconta la nostra necessità di essere cittadini del mondo. Accompagnerà i presenti in una rilettura del mito fondativo del nostro continente, che vede la principessa fenicia Europa rapita da Giove – trasformato in toro bianco – su una spiaggia dell’attuale Libano. Europa è la prima donna che attraversa il Mare Nostrum in tempesta, per approdare al vecchio continente.

Parole e musica si intrecciano nel racconto della leggenda, con lo sguardo rivolto agli eventi del Mediterraneo di oggi: emigrazioni, naufragi, conflitti, incendi, alluvioni turismo di massa.

Nel libro e reading quattro moderni argonauti e una profuga siriana, raccolta sulle sponde del Libano, ridanno vita al mito che ha fondato l’Europa. Il viaggio attraversa le meraviglie del mare aperto ma anche la deriva di un mondo fuori controllo. La sua epopea li aiuterà a comprendere il senso della loro patria comune: Europa è “il sogno di chi non ce l’ha”, di chi viene da lontano, non di chi la abita. Ma soprattutto Europa è femmina, è una figlia dell’Asia, è una donna benedetta dagli dei, e forse la capostipite di tutti i migranti.

Fiorano Modenese, 2 novembre 2023

 

Note biografiche

Paolo Rumiz

Giornalista e scrittore triestino, è stato inviato speciale de “Il Piccolo” di Trieste, e in seguito editorialista di “la Repubblica”. Ha seguito gli eventi politici che, a partire dagli anni Ottanta, hanno portato a laceranti conflitti e alle successive trasformazioni nell’area balcanica. Nel 2001 è inviato ad Islamabad e Kabul per documentare il conflitto afghano.

È autore di reportage giornalistici, di libri di viaggio e di narrativa.

Per i suoi lavori ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali il Premio Hemingway (1993), il Premio Max David come migliore inviato italiano dell’anno (1994), il Premio Capri – San Michele (2003), il Premio Giornalistico Marco Luchetta (2006), il Premio Chatwin (2007), il Premio Lawrence (2012), il Premio ANA – Giornalista dell’anno (2013), il Premio dei lettori de l’Express (2013), il Prix Nicolas Bouvier (2015), il Premio Procida – Isola di Arturo – Elsa Morante (2016), un’onorificenza della Croce Nera austriaca (2016), l’Europa-Medaille Kaiser Karl IV per il suo impegno in favore dell’unità europea (2021).

È uno dei maggiori esperti del concetto di heimat – patria, casa – e delle identità in Italia e in Europa. I suoi libri hanno venduto oltre 450.000 copie e sono pubblicati in più di 10 paesi. Le sue ultime pubblicazioni per Feltrinelli sono Il filo infinito. Viaggio alle radici d’Europa (2019), Il veliero sul tetto. Appunti per una clausura (2020), Canto per Europa (2021).

 

Vangelis Merkouris 

Nato in Grecia a Keratea, è musicista e cantautore di formazione classica, educato nel campo della musica greco-romana dal primo cantore della cattedrale di San Demetrio, Georgios Aggelis. Ha compiuto i suoi studi sul sistema modale come suonatore di kanoun e studiato oud con il maestro Nikos Saragoudas. È fondatore dell’Orchestra Bizantina di Atene “Manolis Karpathios”. Ha al suo attivo decine di collaborazioni con progetti di musica tradizionale, jazz, mediterranea, rock. Attualmente suona con il gruppo Mesogaia e ed il quartetto etno-jazz Merkouris 4tet.

 

















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